Il Tirreno

Pontedera

La rapina

Pontedera, agguato per rapinarlo del Rolex: «Erano in tre, mi hanno aggredito a due passi dal negozio»

di Sabrina Chiellini
Franco Cipollini, il commerciante aggredito e rapinato e la strada dove è successo il fatto
Franco Cipollini, il commerciante aggredito e rapinato e la strada dove è successo il fatto

È successo in via Palestro all’apertura pomeridiana dei negozi. Il racconto del titolare di Carnaby Store

28 luglio 2024
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PONTEDERA. «Non riesco a credere che sia successo proprio a me, ero a due passi da casa e dal negozio, in pieno centro, alle quattro del pomeriggio. Mi hanno aspettato in tre. Mi sono sentito bussare su una spalla, mi sono girato e ho visto un magrebino con un cappello a pescatore. Ho pensato a uno scherzo: “Cosa vuole questo da me? ” , mi sono chiesto. Poi sono sbucati gli altri due, mi hanno spinto a terra. Siamo finiti tutti sulla strada, in via Palestro». Franco Cipollini, uno dei commercianti più conosciuti di Pontedera, parla con voce concitata. È ancora sotto choc per quello che ha vissuto. In tre lo hanno aggredito e rapinato dell’orologio Rolex che aveva al polso.

Il racconto

«Ma cosa è diventata questa città? – chiede il commerciante – Ci dobbiamo arrendere al fatto che non possiamo uscire di casa con un orologio di valore o con una collana d’oro al collo perché sennò rischiamo di essere rapinati? » . È amareggiato Cipollini e quasi arrabbiato con se stesso per quello che, suo malgrado, ha dovuto subire. Questo il fatto. «Entro a piedi in via Palestro, ci sono anche dei testimoni che hanno visto la scena». Uno dei tre malviventi, è seduto sullo scalino di un negozio, probabilmente a controllare la situazione. «A metà strada mi sento dare una pacca sulla spalla, non penso certo che sia l’inizio di una rapina. Invece subito dopo in tre mi saltano addosso. All’inizio non capisco nemmeno cosa mi sta succedendo. Poi sento che uno dei tre dice qualcosa mentre cerco di allontanarli. “Stai calmo, l’orologio, l’orologio”. Cerco di resistere ma poi riescono a prendere l’orologio e se ne vanno».

La paura per gli altri

Rabbia, senso di impotenza, la voglia di capire chi sono e soprattutto la speranza che i carabinieri riescano a trovare il Rolex, del valore di alcune migliaia di euro. «Al di là del valore in sè – aggiunge il titolare di Carnaby store, negozio di abbigliamento in corso Matteotti – quell’orologio è il ricordo di una vita, il mio primo acquisto quando ho cominciato a lavorare. Non è giusto, non possiamo subire nel silenzio. In questa città le cose stanno cambiando in fretta. Ora hanno rapinato me che sono alto un metro e 90, sono ancora abbastanza allenato e ho poco più di 50 anni. Ma questi tre possono prendere di mira una donna, una ragazzina o una persona anziana. Sicuramente avrebbero più difficoltà di me a difendersi. Eppure nemmeno io ce l’ho fatta a fermarli. Sto male anche per questo». La rapina è stata ripresa dalle telecamere della videosorveglianza civica. Il commerciante si è rivolto ai carabinieri per la denuncia. I militari, che pure devono fare i conti con organici sempre più ridotti, si sono attivati per le indagini. Forse gli aggressori sono stati nel suo negozio e poi hanno cercato di capire le sue abitudini. «Ho scritto un messaggio anche al sindaco – aggiunge la vittima della rapina – gliel’ho detto che sono stato aggredito e derubato in pieno giorno»
Non è il primo episodio
La notizia è circolata anche sulle chat dei commercianti che seguono con preoccupazione i fatti avvenuti negli ultimi giorni. A fine giugno un altro commerciante, di circa 70 anni, è stato aggredito e rapinato sotto casa. «Pensi sempre che queste cose possano capitare agli altri. Invece non è così» conclude, mentre si sta recando al pronto soccorso per farsi medicare alcune escoriazioni in un sabato pomeriggio estivo diventato un incubo.

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