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Fabrizio, il parrucchiere di Pontedera dal cuore d’oro: «Così regalo un sorriso alle pazienti oncologiche»

di Paola Silvi

	Fabrizio, il parrucchiere di Pontedera che aiuta le persone che stanno lottando contro la malattia
Fabrizio, il parrucchiere di Pontedera che aiuta le persone che stanno lottando contro la malattia

«Ho iniziato a fornire questo supporto estetico perché fra le mie clienti c’era una volontaria di Non più sola, l’associazione che da decenni sostiene e supporta, con discrezione e impegno, le donne in terapia per la cura del tumore al seno. Mi ha proposto di collaborare e io, semplicemente – dice con umiltà – cerco di fare del mio meglio nella maniera più serena possibile»

04 dicembre 2022
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PONTEDERA. I capelli dicono tante cose delle persone, danno sicurezza, fanno sentire attraenti, permettono di cambiare quando si vuole “tagliare” simbolicamente con il passato e comunicarlo al mondo. Per molti rappresentano un tratto importante della propria identità, ed è per questo che quando li vediamo cadere o spegnersi, proviamo disagio e malessere.

Quando poi a danneggiarli sono terapie intensive come la chemioterapia, la loro caduta diventa la rappresentazione della malattia ed è vissuta come un trauma che si aggiunge allo choc del cancro. Lo racconta bene Fabrizio Peria, il parrucchiere titolare del salone in via de Nicola a Pontedera che oltre ad acconciare le proprie clienti, mette a disposizione gratuitamente il suo tempo per l’operazione solidale del taglio della chioma. «Si tratta di un servizio – spiega Peria - per tutti coloro che vogliono dare al taglio dei propri capelli un significato speciale, una vera e propria seconda vita».

Affinché i capelli possano essere donati a chi ne avrà bisogno e trasformarsi in una parrucca devono avere una lunghezza di almeno 30 centimetri e non devono essere trattati chimicamente.

Poi l'hair stylist li intreccia, li taglia, li raccoglie. Così sistemati vengono infine ritirati e inviati all'azienda che li modificherà a dovere. Ma non solo. Perché Peria accompagna anche le persone che devono iniziare le cure ad anticipare la caduta ed è disponibile per la sistemazione delle parrucche. Momenti delicati a cui il parrucchiere pontederese, da trent’anni con forbici e spazzole in mano, non si sottrae.

«Ho iniziato a fornire questo supporto estetico perché fra le mie clienti c’era una volontaria di Non più sola, l’associazione che da decenni sostiene e supporta, con discrezione e impegno, le donne in terapia per la cura del tumore al seno. Mi ha proposto di collaborare e io, semplicemente – dice con umiltà – cerco di fare del mio meglio nella maniera più serena possibile». Insomma un taglio di capelli può diventare un atto di amore verso il prossimo «e può essere utile ad alleviare un periodo difficile», aggiunge Peria, che svolge il proprio lavoro con passione da sempre, da quando la madre andò in pensione e lasciò il negozio. «Ho tante clienti e, a chi ha i capelli lunghi al punto giusto, propongo la donazione», racconta.

Così per il suo appoggio concreto e la risposta sempre pronta agli appelli dell’associazione, Non più sola ha premiato Peria, in occasione della cena del 25 novembre, fra le persone che hanno creduto nel percorso che ha portato alla nascita del centro senologico Pontedera – Volterra dell’ospedale Lotti. «Sono stati anni di impegno – conclude la presidente, Laila Gabbrielli Carmassi – ma sempre supportati dalle diverse componenti ospedaliere, dalla direzione aziendale e dalla presenza assidua e stimolante di tanti che insieme ai membri di Non più sola hanno seguito instancabilmente tutte le donne che hanno avuto necessità». Già a luglio, nell’evento tenutosi a Volterra, erano stati consegnati riconoscimenti al sindaco Giacomo Santi e ai medici Aurelio Costa, Sabino Cozza, Giacomo Allegrini e Andrea Lenzini, Paola Brivio e Jessica Icone mentre per l’iniziativa di qualche giorno fa, oltre a Peria, sono stati premiati Simone Millozzi, Renato Colombai, Luca Nardi, Daniela Gianelli, Carla Cocilova, Francesca Posarelli e Luciano Susini».


 

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