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Pistoia, in 200 in piazza: «Per la Montalese la variante serve subito»


	In alto Stefano Boni e Cinzia Grazzini, in basso Alessio Nerozzi e Isabella Giani, a destra la protesta in piazza
In alto Stefano Boni e Cinzia Grazzini, in basso Alessio Nerozzi e Isabella Giani, a destra la protesta in piazza

I comitati chiedono di «non tergiversare più». Alessio Nerozzi: se c’è la volontà gli enti coinvolti non avranno difficoltà a reperire fondi e terminare il progetto

24 marzo 2024
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PISTOIA. La mobilitazione dei residenti di via Sestini, Pontenuovo e Santomato, che ieri mattina si sono dati appuntamento sotto il palazzo della Provincia in piazza San Leone, ha raggiunto il risultato auspicato.

La Provincia e il Comune di Pistoia, dopo tanta pretattica, hanno finalmente dato il via a un confronto che spiana la strada (è proprio il caso di dirlo) non solo alla costruzione della variante Montalese ma anche a un ampio progetto di ristrutturazione dell'attuale tracciato che, partendo da via Sestini, unisce Pistoia con Montale. A favorire questa intesa è stata senz'altro l'opera di persuasione dei comitati dei residenti che, da oltre 15 anni, si stanno battendo per ottenere questi risultati.

Adesso le loro istanze sono state messe nero su bianco in un documento unitario firmato dal presidente della Provincia di Pistoia Luca Marmo e dal sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi che così recita: “Il sindaco e il presidente della Provincia ribadiscono l'impegno a proseguire il dialogo istituzionale avviato nel 2019 con l'accordo fra i Comuni di Montale e Pistoia, la Provincia di Pistoia e la Regione Toscana; alla luce di quanto emerso negli ultimi mesi, ad oggi c'è la necessità di proseguire nel confronto per la valutazione di dettaglio del tracciato migliore per la variante Montalese".

Implicitamente, tuttavia, il documento riconosce che il punto di frizione era e resta il tracciato su cui far snodare il percorso della nuova variante. Secondo i desideri del Comune di Pistoia, questo dovrebbe ricalcare quanto più possibile l'attuale viabilità che da Sant'Agostino prosegue per Montale mentre, per la Provincia, l'opzione migliore sarebbe quella della minor distanza in linea d'aria. Soluzione senz'altro più razionale ma senz'altro più invasiva, visto che molti proprietari dei terreni agricoli coinvolti si troverebbero la propria azienda divisa in due (o quasi) dalla nuova strada. Adesso però è il momento di apprezzare il bicchiere mezzo pieno, come afferma Stefano Boni, residente a Pontenuovo che, con il suo megafono, ieri mattina ha arringato la folla: «Aver messo insieme presidente della Provincia, sindaco di Pistoia e i vari consiglieri regionali per noi è già un primo risultato politico che segna l'inizio di un percorso atteso da lungo tempo».

Fiducioso nelle tempistiche di realizzazione è invece l'altro residente di Pontenuovo Alessio Nerozzi: «Se esiste una volontà precisa, gli enti coinvolti non avranno difficoltà nel reperire i fondi e nel dare al più presto l'avvio ai lavori». Che la situazione sia insostenibile in tutta la Montalese lo sottolinea Cinzia Grazzini, di Santomato: «La vecchia Montalese è soffocata dal traffico e noi residenti abbiamo paura anche a mettere il naso fuori casa», mentre Isabella Giani, anche lei di Santomato, punta il dito sulla mancanza di marciapiedi: «Con le auto che sfrecciano veloci, la mancanza di marciapiedi mette a rischio ancor di più la vita dei pedoni».

Del resto anche questo aspetto è stato riconosciuto nel comunicato congiunto che, nella parte finale, afferma: “Il sindaco e il presidente della Provincia si impegnano a garantire una maggiore sicurezza sulla strada via Sestini-via montalese". Il dado quindi è tratto.

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