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Lucca, Paratici e il “no” dell’ad nerazzurro Corrado

di David Biuzzi
Lucca, Paratici e il “no” dell’ad nerazzurro Corrado

Cosa c’è e cosa manca nell’intercettazione relativa all’inchiesta Prisma

04 dicembre 2022
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PISA. Spunta il Pisa negli atti dell’inchiesta Prisma, che vede la Juventus e tra dirigenti ed ex dirigenti indagati dalla Procura di Torino.

Tra loro Fabio Paratici ed è proprio una telefonata tra lui e Giovanni Corrado, amministratore delegato e direttore generale dello Sporting Club, ad essere finita nel faldone. I due parlano di Lorenzo Lucca: «L’ho sempre fatto – le parole di Paratici – l’ho fatto con Caldara… l’operazione devi farmela fare a me. Dammi retta, l’operazione la faccio io anche per il Pisa. Tu devi darmi solo le linee, il resto lo metto a posto io. L’ho fatto per il Genoa tutta la vita, l’ho fatto per l’Atalanta tutta la vita, l’ho fatto per il Sassuolo tutta la vita… Quando io ho i parametri dopo sistemo tutto …».

Secondo la Procura, si tratta di un telefonata che spiega il modus operandi del dirigente e i sospetti sarebbero concentrati proprio sulle eventuali operazioni precedenti con gli altri club citati. Però dalla lettura dell’intercettazione mancano due aspetti importanti. Il primo è il periodo. Visto che si tratterebbe di fine novembre 2021, quando Lucca aveva già fatto numeri urlo in B e tutti lo volevano. Paratici, però, aveva lasciato la Juve a maggio e già lavorava per il Tottenham (da agosto). Ancora più importante, però, è l’esito della telefonata. Il Pisa e Giovanni Corrado, infatti, hanno detto no. Lucca se lo sono gestiti da soli, negandolo al Sassuolo il gennaio successivo e cedendolo in estate all’Ajax in prestito (1 milione) con diritto di riscatto (10 milioni). Senza altri club o altri dirigenti di mezzo.


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