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Pisa, sanità: Tac a conteggio fotoni, prima Italia

Pisa, sanità: Tac a conteggio fotoni, prima Italia

E seconda al mondo, dedicata alla cardiologia

29 novembre 2022
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PISA. L'ospedale San Cataldo della Fondazione Monasterio a Pisa da qualche giorno può eseguire esami di ultima generazione con la prima Tac a conteggio di fotoni in Italia e nel sud Europa, e la seconda nel mondo, dedicata alla cardiologia. "Una tecnologia mai usata prima e interamente dedicata alla cardiologia", sottolinea il direttore generale, Marco Torre. La nuova Tac è stata acquistata grazie anche a un finanziamento di oltre un milione di euro della Fondazione Pisa e sarà utilizzata anche a scopo di ricerca scientifica. Immagini ad altissima definizione, radiazioni molto basse e altrettanto basse dosi di mezzo di contrasto, tempi brevissimi, rumorosità ridotta, informazioni diagnostiche più precise e accesso all'infinitamente piccolo, sono i vantaggi della nuova strumentazione capace di garantire immediati benefici clinici. Sotto il profilo scientifico saranno due i principali filoni di ricerca: la valutazione del miglioramento delle prestazioni nel dolore toracico, nella valutazione e stratificazione del rischio cardiovascolare in modo molto più sensibile ed accurato, e le nuove applicazioni relative alla diagnostica delle alterazioni del tessuto miocardico, a partire dall'ischemia e fino alla caratterizzazione dei composti a base di Iodio, Gadolinio e altri nuclei alternativi. "E' una bella giornata per la sanità toscana - ha commentato il presidente del consiglio regionale, Antonio Mazzeo - perché questa tecnologia permetterà di offrire una servizio migliore ai cittadini, ringrazio la Fondazione Monasterio perché dove c'è ricerca e dove c'è innovazione è possibile portare queste tecnologie al servizio del sistema sanitario pubblico". Secondo Filippo Cademartiri, direttore del Dipartimento Immagini della Monasterio, "si apre una stagione completamente nuova nella diagnostica avanzata e in particolare nel settore cardiaco e vascolare, grazie a questo strumento che ci permette di vedere anche le più piccole alterazioni, consentendo di intervenire più precocemente sulla malattia aterosclerotica". Infine, Michele Emdin, direttore del dipartimento cardiotoracico, ha ricordato "che la mission della Fondazione Monasterio è proprio quello della ricerca che cura e questa nuova Tac va in quella direzione e ci proietta nel futuro".

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