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Rigassificatore, compensazioni: si gioca tutto ai tavoli del governo e dell’azienda

di Manolo Morandini
Rigassificatore, compensazioni: si gioca tutto ai tavoli del governo e dell’azienda

Piombino, le proposte del presidente Giani: dalle bonifiche ambientali agli sconti in bolletta. La Snam prevede per il territorio una quota pari all’1 per cento dell’investimento

21 marzo 2023
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PIOMBINO. L’ormeggio della nave Golar Tundra in porto è il punto fermo. Segue, l’obiettivo di avviare l’impianto a metà maggio. Nel mezzo, resta da giocare la partita delle compensazioni. Annunciate, tratteggiate, ma di fatto non ancora definite. Al netto dei favorevoli o contrari all’opera, il tema è aperto. E i fronti su cui muoversi sono due. A Roma, trattando con il governo nazionale. In casa Snam, per chiedere alla società un ritorno diretto a vantaggio della città.

Argomento caldo, su cui il sindaco di Piombino Francesco Ferrari ha chiuso la porta in attesa di definire lo scenario del ricorso promosso contro l’autorizzazione all’impianto, che sarà affrontato nell’udienza di merito al Tar del Lazio in 5 luglio. Tempi della giustizia amministrativa che mal si conciliano con il calendario dell’emergenza gas.

Quanto valgono le compensazioni? Le uniche risposte, ad oggi, ha provato a darle il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, che ha seguito l’iter dell’opera anche nella veste di commissario di governo. Il valore è stimato nell’ordine dei 700 milioni di euro. Dell’iniziativa si è fatto promotore Giani al momento del rilascio dell’autorizzazione che alla delibera di giunta ha allegato un memorandum articolato in dieci punti. Era il 25 ottobre. Si tratta di una serie di interventi richiesti a favore della città al governo, da definire con il meccanismo tecnico dell’intesa tra Stato e Regione. Dalle bonifiche ambientali alla strada 398, che i piombinesi attendono da anni e in realtà non vorrebbero sentir chiamare “compensazioni”. Allo sconto in bolletta del 50 per cento, fino alle “spinte” alla diversificazione economica della città, con gli aiuti a settori strategici come il turismo e l’itticoltura. Poi gli impegni su energie rinnovabili e idrogeno.

«Il memorandum l’ho legato all’autorizzazione: sarà anche compito del Comune – afferma il presidente Giani – passare da un atteggiamento solo passivo a uno diverso». Concordato con i ministri del governo Draghi deve ancora essere trattato con l’esecutivo Meloni. «Questo è il momento di mettersi a un tavolo – dice –, ritengo che il governo le confermerà». Ad oggi, il presidente della Regione ha dichiarato di aver avuto interlocuzioni con i ministri Pichetto Fratin e Urso ed indirettamente con Fitto, ma non con la presidente Meloni. Libro delle promesse (o della spesa) per il fronte del no. Anche se Giani assicura che non ha motivo di ritenere che il testo cambierà rispetto agli accordi con il governo Draghi.

A riprova della linea senza soluzione di continuità sottolinea che «prevarrà lo spirito di squadra. E la prima prova sarà l’emendamento presentato da alcuni esponenti Pd, in linea con la strategia della Regione, al decreto-legge ora in parlamento sul Piano di ripresa e resilienza, che prevede 40 milioni di euro in aggiunta ai 40 milioni già previsti dall’accordo di programma quadro per le bonifiche». Che prosegue: «Il ministro Fitto, con cui ho avuto un colloquio preventivo, si è detto d’accordo. Se il parlamento approverà l’emendamento, ci saranno 80 milioni disponibili, che Invitalia potrà utilizzare per le bonifiche, che sono il primo passo per le compensazioni».

La partita con Snam, invece, è per interno in mano all’amministrazione locale. Regola vuole che la società storni sul territorio una quota proporzionale all’investimento. C’è un ordine di grandezza? Indicativamente è l’1 per cento. Ma c’è da tenere conto del tempo che l’impianto sarà in esercizio a Piombino rispetto all’arco di vita del rigassificatore, ad oggi si parla di tre anni su un arco di 20. Si deve partire da qui per determinare la percentuale sui circa 500 milioni di euro, acquisto della nave compreso, che potrebbe tornare alla città, per esempio sottoforma di un parco pubblico attrezzato. Anche questo è un tema tutto da esplorare. Dal fronte Snam confermano che la porta è aperta.


 

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