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Il caso

Studenti intossicati a Montecatini, l’hotel: «Nessuna contaminazione dei cibi dalle analisi dell’Asl». Ipotesi Norovirus

di Lorenzo Carducci

	I soccorsi fuori dall'hotel (foto Nucci)
I soccorsi fuori dall'hotel (foto Nucci)

Primi responsi per i malori accusati dagli studenti ospiti del Nizza et Suisse

17 aprile 2024
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MONTECATINI. «Abbiamo ricevuto dall’Asl i risultati delle analisi sui nostri cibi, in relazione agli eventi dello scorso 5 aprile. Le analisi sono state effettuate su tutto quanto assemblato, cucinato e servito dalla nostra struttura nell’ambito di quella specifica cena, oltre che in relazione ai nostri locali. Sono state analizzate salsa di pomodoro, pisellini cotti, besciamella, pasta precotta e prosciutto cotto, e tutte le analisi si presentano certamente conformi ai criteri previsti da leggi e regolamenti di settore. Non sono stati evidenziati batteri che possano essere colpevoli di quanto accaduto, ed è quindi evidente che la causa non è riconducibile alla nostra gestione».

La famiglia Guelfi, che da decenni guida il “Grand Hotel Nizza et Suisse” di viale Verdi, a Montecatini, rivendica l’estraneità della propria gestione rispetto a quanto accaduto tra il 4 e il 5 aprile scorsi a un gruppo di oltre cinquanta persone di tre diversi istituti superiori in gita scolastica. Quando, in nottata, prima una ventina tra studenti e docenti delle scuole Carducci-Galilei di Fermo e Ruffini di Viterbo, e, poi, altri 33 giovani di una scolaresca serba, anch’essi ospiti dell’hotel, hanno cominciato ad accusare disturbi gastrointestinali a carattere acuto.

Situazione di fronte alla quale è scattato il protocollo delle maxi emergenze, allertando i pronto soccorso degli ospedali di Pescia, Pistoia, Lucca, Empoli, Prato e Torregalli di Firenze, con l’intervento del Dipartimento di prevenzione Asl Toscana Centro che, attraverso le varie strutture (igiene pubblica e sicurezza alimentare), ha avviato l’indagine epidemiologica.

Lo stesso allarme si è ripetuto lunedì scorso per tre studenti e due professori di una scuola di Salerno ospiti dell’albergo, i quali sono dovuti ricorrere alle cure del pronto soccorso dell’ospedale di Pescia per i medesimi sintomi (nausea, vomito e febbricola), seppur non gravi.

Mentre l’Asl ha avviato nuovi accertamenti e controlli sull’episodio più recente, il titolare del quattro stelle Nicola Guelfi e la famiglia hanno appunto ricevuto aggiornamenti sui risultati delle analisi relative a dodici giorni fa.

«Non siamo medici – si legge nella nota diffusa dai gestori del Grand Hotel Nizza et Suisse, che prosegue la propria attività – non siamo neppure infettivologi, anche se voci insistenti e da più parti ci spingono a indicare nel Norovirus il colpevole (virus a singolo filamento di Rna e uno degli agenti più diffusi di gastroenteriti acute di origine non batterica, così lo definisce l’Istituto superiore di sanità, ndr). Nel momento in cui questo sfortunato incidente è capitato alla nostra struttura in due momenti diversi, i risultati delle analisi ci confortano sulle nostre responsabilità: semplicemente, noi non ne abbiamo. In questi giorni drammatici ci siamo informati su casi di questo tipo e abbiamo riscontrato in rete casi del tutto simili: da oltre 170 persone a Castenaso (Bologna, 2023), in un ambito scolastico, a 130 ragazzi di una scolaresca in gita a Dimaro (Trentino, 2020), sempre studenti e professori, 70 studenti siciliani in gita in Puglia, il 9 aprile (2024) , tutti risultati positivi al Norovirus. Tutti casi che riguardano quasi esclusivamente ambienti scolastici, studenti o professori, come anche nel nostro caso».

«Stiamo lavorando a stretto contatto con i nostri consulenti e in costante collegamento con le autorità sanitarie per capire che cosa dobbiamo fare e se ci sono azioni specifiche che possano essere messe in campo per uscire da questa situazione – continua la famiglia Guelfi – Quello che resta, e che non ci dimenticheremo, è la gogna che abbiamo subito in assenza di certezze. La speranza è quella di gettarsi alle spalle tutto questo quanto prima e recuperare la nostra serenità nel lavoro, tutelare al meglio i nostri clienti, per i quali siamo veramente addolorati, e anche la nostra dignità di lavoratori, da decenni, del turismo montecatinese».


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