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Montecatini

Allarme sicurezza

Montecatini tra incendi, misteri e un omicidio: dal Prefetto al sindaco, il piano per gestire l’ondata criminale

di Luca Signorini
L'interno del Principe al Kursaal distrutto dall’incendio di sabato mattina e il cadavere del 26enne egiziano assassinato un mese fa all’ex hotel Impero di viale Bicchierai (foto Nucci)
L'interno del Principe al Kursaal distrutto dall’incendio di sabato mattina e il cadavere del 26enne egiziano assassinato un mese fa all’ex hotel Impero di viale Bicchierai (foto Nucci)

Il rogo al Kursaal e il cadavere nell’ex hotel Impero: dal 3 aprile arriva il nuovo dirigente del commissariato

26 marzo 2024
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MONTECATINI. Troppo gravi i fatti dell’ultima settimana in città per non prendere provvedimenti immediati e cercare di arginare l’escalation, che comunque aveva già dato avvisaglie della sua crudezza nei mesi passati. Il cadavere all’ex hotel Impero e poi il maxi rogo per mano umana al pub Principe dentro il Kursaal. Convocato lunedì 25 marzo a stretto giro il Comitato per l’ordine e la sicurezza nella sede della prefettura a Pistoia, coordinato dal prefetto Licia Donatella Messina con il supporto del questore Marco Dalpiaz. Montecatini resta in cima alla lista in provincia dei luoghi sotto uno stretto controllo da parte delle forze di polizia, che già nelle settimane passate avevano organizzato dei posti di controllo mirati e delle operazioni congiunte.

La nomina

Innanzitutto dal 3 aprile arriva a dirigere il commissariato di viale Adua - rimasto vacante dopo il trasferimento del vicequestore Gaetano Di Mauro, nel frattempo sostituito da Davide De Servi che già guida il commissariato di Pescia - Fabio Pichierri, da tredici anni alla questura di Bologna, dirigente della squadra Volanti. Poi gli ci sono gli episodi degli ultimi giorni. «Per quanto riguarda l’accesso abusivo agli alberghi dismessi, è stata evidenziata, ancora una volta, l'importanza della partecipazione attiva dei proprietari delle strutture, sia nel rafforzamento di misure di sicurezza passiva sia nell’immediata segnalazione alle forze dell’ordine dei casi di effrazione – scrivono dalla prefettura – a tale riguardo, il prefetto ha confermato il suo impegno a mantenere alto il livello di attenzione sulla questione con i soggetti istituzionalmente deputati alla custodia degli immobili oggetto di procedure esecutive o fallimentari, invitando l’amministrazione comunale a continuare l’attività di sensibilizzazione dei privati proprietari (anche con ordinanze comunali per la messa in sicurezza dei luoghi, ndr)».

Le fiamme
Quindi sull’incendio doloso, «sono in corso approfondite attività investigative da parte della polizia giudiziaria volte a definire la dinamica e il contesto in cui è maturata l’azione delittuosa». «In chiusura, il prefetto ha ribadito il valore e l’importanza dell’adozione di strategie preventive, che favoriscano anche interventi di contrasto al degrado urbano da parte del Comune, quali l’implementazione dell’illuminazione pubblica».

Sicurezza
E adesso dunque serve uno scatto in avanti in tema di sicurezza: è quanto hanno chiesto già da sabato 23 marzo tutte le forze politiche cittadine, con in testa il sindaco Luca Baroncini, seguito dalle opposizioni. C’è da dare un segnale ai montecatinesi dopo gli ultimi fatti che hanno mandato sotto choc la città: il cadavere del 26enne egiziano scoperto in una camera dell’ex hotel Impero di viale Bicchierai, luogo da tempo conosciuto di bivacchi e occupazioni abusive, che poi si è scoperto ucciso da un mese con una sola coltellata inferta all’inguine, che ha reciso l’arteria femorale ammazzandolo nel giro di pochi minuti; e poi l’incendio doloso – Il Tirreno mai ha scritto che dai filmati delle telecamere si vede un uomo incappucciato che lancia una molotov) che all’alba di sabato 23 marzo (intorno alle 4,30 –  ha devastato il Principe nella parte storica del Kursaal, che tra le conseguenze (oltre al sequestro del fondo) potrebbe portare a dei crolli all’interno della struttura e ha già costretto il confinante Juè Club, che ha avuto gli ombrelloni e gli arredi esterni mangiati dal fuoco, a chiudere il locale fino a data da definirsi “per motivi di sicurezza”, come si legge sul foglio affisso sulla vetrina lungo il viale della movida. Da qui la rapidità con la quale le Istituzioni si sono riunite per dare un segnale e una risposta dopo simili inquietanti episodi. Al vertice c’erano il sindaco Baroncini e l’assessora Federica Rastelli, il presidente del consiglio comunale Giovanni Spadoni e il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Luca Sbenaglia; per le opposizioni i consiglieri Edoardo Fanucci (Italia Viva), Helga Bracali (Azione) e Siliana Biagini (Partito democratico).

Confesercenti
Sull’argomento interviene anche la Confesercenti: «La città non merita di essere colpita da (probabili) incendi dolosi, da una percezione di insicurezza al punto da diventare un luogo da evitare, dalla mortificazione delle forze economiche sane che investono e lavorano per restare in piedi. Montecatini da anni è scivolata in una china che sembra inarrestabile. Ora basta, è giunta l’ora di fare pulizia e ristabilire condizioni di sicurezza e serenità. Occorre da parte degli organi dello Stato un’analisi seria e approfondita della situazione, con un conseguente concreto programma di interventi. Forze politiche, candidati a sindaco, forze economiche, sociali, culturali devono mettere come priorità assoluta l’impegno e il contributo volto a salvaguardare l’immagine e l’identità di una Montecatini accogliente e sicura».

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