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Lucchese, il veleno è nella coda: l’Arezzo la riprende allo scadere

di Luca Tronchetti
Lucchese, il veleno è nella coda: l’Arezzo la riprende allo scadere<br type="_moz" />

Rossoneri in vantaggio a un quarto d’ora dal termine con il solito Rizzo Pinna restano in dieci per il rosso a Benassai e consentono il pareggio ai padroni di casa

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AREZZO. C’è da mordersi le mani per un pari acciuffato dall’Arezzo – che in casa con la Lucchese non vince da oltre 20 anni – al 90’ con la forza della disperazione dopo l’ennesimo calcio d’angolo ben sfruttato e con il vantaggio dell’uomo in più per il rosso a cinque minuti dal termine sventolato in faccia a capitan Benassai (già ammonito nella prima frazione) per un fallo inutile a centrocampo sul corazziere Gucci. Un pari che – alla luce delle occasioni da gol (un palo a testa: Russo nella prima frazione, il solito bomber Gucci nella ripresa e dell’andamento della sfida con continui capovolgimenti di fronte – ci può anche stare e consente alle due formazioni toscane di allungare in classifica. Ma per la Lucchese quello al Città di Arezzo è un pari dal sapore della sconfitta. Con tre punti la Lucchese sarebbe risorta e si sarebbe avvicinata a quella posizione di classifica tanto agognata. Invece, in attesa del recupero di mercoledì con la Juve Next Gen sconfitta ma non umiliata a Cesena, resta nel limbo di una classifica che guarda più ai playout che ai playoff. Non solo. Vero che Sabbione ha disputato la miglior partita in rossonero, ma la squalifica di Benassai e le condizioni fisiche di Tiritiello preoccupano lo staff tecnico.

Digiuno interrotto

Di buono c’è da registrare il ritorno al gol in trasferta (mancava dal 23 settembre scorso) realizzato dal solito Rizzo Pinna bravo e pronto a farsi trovare smarcato in area di rigore e a concludere con un chirurgico diagonale che s’infila alla sinistra del rientrante portiere Trombini. Prosegue invece l’anemia dell’attacco rossonero. Magnaghi combina poco, Guadagni si defila, Russo non centra la porta. A gennaio servirà un attaccante di categoria in grado di finalizzare la mole di gioco costruita da Gucher e compagni.

Il primo tempo

Squadre speculari con i padroni di casa che recriminano in avvio per un sospetto fallo in area di Benassai su Pattarello che accentua la caduta. L’Arezzo più pericoloso nei primi 20’ con Chiorra bravo a inarcarsi e deviare in corner su colpo di testa in area di bomber Gucci (6 gol all’attivo). Poi i rossoneri salgono in cattedra e, specie nell’ultimo quarto d’ora, mettendo in difficoltà l’incerta retroguardia amaranto.

Il veleno nella coda

Nella ripresa le difese paiono prevalere sugli attacchi. Quando Indiani inserisce il dinamico Settembrini passando al 4-3-3 l’Arezzo si fa più minaccioso dalle parti di Chiorra con Pattarello che non aggancia un pallone invitante nell’area piccola. Quando meno te lo aspetti è la Lucchese a passare con Rizzo Pinna su un cross di Gucher deviato da Masetti. Gorgone inserisce forze fresche, ma l’espulsione (contestata) di Benassai rianima i padroni di casa. Indiani inserisce il giovane lucchese Gaddini ed è proprio da un suo corner che Pattarello, lasciato libero dal neo entrato Yeboah, infila al volo sotto la traversa strozzando in gola l’urlo di gioia dei tifosi rossoneri. l


 

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