Il Tirreno

Lucca

Commercio

Lucca, chiude la storica gioielleria Ghiselli: scatta la promozione per svuotare il negozio

di Rosella Lucchesi
I fratelli Tomei all'interno della gioielleria di Lucca
I fratelli Tomei all'interno della gioielleria di Lucca

La prima bottega negli anni Trenta, poi tante soddisfazioni e un parco clienti che arriva oltre i confini toscani. Ora i fratelli Tomei chiudono la saracinesca per sempre

02 maggio 2024
3 MINUTI DI LETTURA





LUCCA. C’era la fila sin da prima dell’apertura, nella mattina di sabato 27 aprile in corso Garibaldi davanti all’oreficeria Ghiselli. E il pellegrinaggio di clienti è proseguito anche martedì 30 aprile ininterrottamente fino all’orario di chiusura. D’altra parte non capita tutti giorni di imbattersi in una vendita promozionale di gioielli e orologi di marca, articoli in oro e argento e pietre preziose con sconti fino al 70%.

Fuori tutto

La liquidazione andrà avanti fino al 22 giugno, dopodiché calerà il sipario su un’altra delle attività commerciali che hanno fatto la storia di Lucca, ricevendo tanti riconoscimenti anche dalle istituzioni, come il premio Fedeltà della Camera di Commercio. I fratelli Paolo e Paola Tomei, anche se a malincuore dopo tanti anni di lavoro nell’azienda fondata 94 anni fa dal nonno, hanno deciso di andare in pensione per dedicarsi alle famiglie. «Una decisione maturata negli ultimi tempi – affermano – e in considerazione dell’assenza di un ricambio generazionale, visto che i nostri figli hanno intrapreso strade professionalmente diverse e i nipoti sono ancora troppo piccoli. Certo, un po’ ci dispiace, perché ci siamo dedicati anima e corpo a questa attività che è sempre andata molto bene e ci ha permesso collaborazioni importanti come quelle con i Lucchesi nel Mondo e la fondazione Carnevale di Viareggio per le quali abbiamo realizzato tanti oggetti e medaglie rappresentative. Pensare che presto non saremo più dietro il banco a servire i clienti provoca, sì, una certa malinconia, però è arrivato il momento di voltare pagina e goderci le famiglie, prima che l’età avanzi. Ringraziamo di cuore tutti i clienti che negli anni ci hanno dato fiducia e in questi giorni ci inondano di messaggi e di saluti».

Dal 1930

Inizia nel 1930 l’avventura dell’oreficeria Ghiselli, grazie all’intuito commerciale di Gino Ghiselli, nonno materno di Paolo e Paola, il quale aveva appreso i segreti del mestiere lavorando in alcuni laboratori orafi di Lucca. Ha 25 anni quando si mette in proprio e apre una piccola bottega nella parte terminale di via San Giorgio, a pochi passi da via Fillungo, dove si trasferirà cinque anni più tardi in un fondo più ampio e confortevole di fianco all’attuale bar Moka, l’ideale per la vendita e con un piccolo laboratorio per realizzare gioielli e oggetti in oro e argento. Gino muore prematuramente nel 1973 lasciando l’attività nelle mani della moglie Ida Lombardi che nove anni dopo passa il testimone alla figlia Luciana, mamma di Paolo e Paola Tomei. Gli affari vanno a gonfie vele ma quel negozio è troppo piccolo per soddisfare le richieste dei clienti che arrivano ormai da tutta la Toscana e anche oltre i confini regionali. C’è bisogno di più spazio all’interno e anche di vetrine più grandi e invitanti, dove mostrare monili luccicanti, orologi di pregio e oggetti di ottima qualità, adatti per celebrare ricorrenze e per impreziosire la casa.

L'occasione

Quando nel 1988 si presenta l’occasione di acquistare un fondo in corso Garibaldi che risponda ai requisiti richiesti, la signora Luciana non se lo fa scappare e l’oreficeria Ghiselli parte per una nuova avventura che l’accompagnerà fino ai giorni nostri. Insieme a lei ci sono i figli che due anni dopo, quando Luciana scompare a 60 anni non ancora compiuti, prenderanno le redini dell’azienda. Paola ha una laurea in letterature straniere e Paolo in geologia che chiuderanno in un cassetto per portare avanti l’azienda, dove qualche anno fa approda Francesca Olivieri, figlia di Paola, laureata in Scienze e tecnologie delle produzioni animali che adesso si dedicherà all’attività di veterinaria.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
 

Primo piano
Un giorno storico

Altoforno, il gigante è crollato: cosa significa per Piombino questo simbolo decapitato – Video

di Luca Centini