Il Tirreno

Lucca

Urbanistica

Lucca, case al posto di negozi e uffici anche ai piani terreni

di Luca Cinotti
Lucca, case al posto di negozi e uffici anche ai piani terreni

Ok dal Comune alle richieste di proprietari e tecnici per l’uso residenziale dei fondi

19 aprile 2024
3 MINUTI DI LETTURA





LUCCA. È una rivoluzione urbanistica che può interessare centinaia di proprietari di immobili: il Comune è pronto a dare il via libera alla trasformazione in residenziale (cioè in casa) di locali ai pieni terreno o rialzato, attualmente destinati a commerciale (cioè negozi) o direzionale (uffici). Una previsione che, con una serie di limitazioni, varrà sia per il centro storico che per i quartieri periferici. Novità anche per quanto riguarda le superfici minime.

Case al piano terreno

Bene ricapitolare. Il piano operativo adottato a fine 2021 (durante l’amministrazione Tambellini) dispone paletti regidi sul cambiamento di destinazione per questi tipi di immobili. Sia per quanto riguarda il centro storico, sia per gli edifici che si trovano al piano terra al di fuori delle Mura. Prescrizioni che hanno causato più di un malumori, in particolare tra i proprietari di questi locali che – in molti casi – sono sfitti da lungo tempo e senza concreta possibilità di trovare un “occupante” in tempi rapidi. La realizzazione di case potrebbe consentire invece di ottenere un reddito, attraverso la vendita o l’affitto. O – in altri casi – ci sono le necessità dei proprietari di ricavare un alloggio per uso personale. Sul piede di guerra si sono mostrati anche gli ordini professionali, a partire dai geometri. E così in Comune sono arrivate diverse osservazioni che chiedevano per l’appunto un cambio di marcia, modificando le restrizioni introdotte.

Cambio di marcia che è arrivato. Prima, nel 2023, con le indicazioni politiche da parte della giunta agli uffici, che chiedeva per l’appunto di valutare le osservazioni con l’intento di rendere possibile la variazione d’uso. E ora i tecnici hanno messo nero su bianco quelle che saranno le modifiche da appaortare al piano operativo che, dopo l’ok in commissione urbanistica, andrà in consiglio comunale la prossima settimana. Per quanto riguarda la città all’interno delle mura, il mutamento di destinazione al piano terreno e al rialzato sarà consentito in presenza di due caratteristiche. Innanzitutto i locali dovranno aere un accesso che non sia su spazio pubblico: quindi vi si dovrà entrare da logge o cortili. In secondo luogo, l’altezza delle finestre che danno su uno spazio pubblico non potranno essere inferiori a quelle previste dal regolamento edilizio per le abitazioni. Rimangono escluse da queste norme le case dell’Anfiteatro e le case torri, dove il divieto di utilizzo residenziale viene mantenuto.

Per quanto riguarda i quartieri perifierici, il mutamento di destinazione d’uso sarò consentito «in presenza di spazi privati o condominaili comuni di accesso (come ad esempio giardini, logge, androni, ecc.)». In alternativa, basta che l’accesso al locale non sia direttamente dallo spazio pubblico.

Misure minime

A tutto ciò si aggiunge un altro aspetto che punta a razionalizzare la questione della superficie minima delle unità immobiliari, anche in caso di frazionamenti di immobili più ampi. Per quanto riguarda il centro storico, il piano operativo sarà modificato in modo da prevedere un minimo di 80 mq nei palazzi monumentali (ora è 90). Negli altri edifici sarà invece di 50 mq, mentre ora varia da 50 a 60. Anche fuori dalle Mura, la maggior parte delle abitazioni dovranno avere una superficie minima di 50 mq, cifra che unifica valori che ora vanno da 45 a 60 mq. Si sale a 70 mq nelle strutture di valore architettonico e documentarle e si scende a 40 nei cosiddetti “nuclei rurali di impianto storico”.


 

Primo piano
Verso il voto

Elezioni europee, le liste e i candidati nella circoscrizione Italia centrale