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Piana lucchese videosorvegliata con 41 telecamere

Piana lucchese videosorvegliata con 41 telecamere

L’elenco completo di 114 occhi elettronici comprende anche Comuni della Garfagnana e della Versilia

17 aprile 2024
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ALTOPASCIO. La prefettura ha trasmesso al ministero dell’Interno le richieste di finanziamento presentate dasette Comuni lucchesi e versiliesi e dall’Unione dei Comuni della Garfagnana per installare 105 telecamere.

Ieri mattina, presieduto dal prefetto Giusi Scaduto, si è tenuto un Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica al quale hanno partecipato i vertici delle Forze dell’Ordine e gli amministratori dei Comuni di Altopascio, Camaiore, Capannori, Coreglia Antelminelli, Gallicano, Massarosa, Sillano Giuncugnano e dell’Unione dei Comuni della Garfagnana.

I sindaci e i rappresentanti dei Comuni hanno illustrato i documenti contenenti la proposta di installazione ed integrazione dei sistemi di videosorveglianza sul territorio di relativa competenza.

Per ottenere i fondi, i sindaci hanno sottoscritto con il prefetto i “Patti per l’attuazione della sicurezza urbana e installazione di sistemi di videosorveglianza”.

In particolare, il numero delle telecamere proposte in ciascun comune è il seguente: Altopascio, 30; Camaiore, 13, Capannori, 11, Coreglia Antelminelli, 22, Gallicano, 5, Massarosa 9, Sillano Giuncugnano 9, Unione dei Comuni della Garfagnana, 15.

Le forze dell’ordine hanno offerto il necessario supporto volto a individuare le aree di installazione, essendo le telecamere strumenti privilegiati per la prevenzione e il contrasto dei fenomeni di criminalità diffusa e predatoria.

A completamento dell’istruttoria, il prefetto, i vertici delle forze di polizia territoriali e i sindaci citati hanno condiviso l’auspicio di una collocazione utile nella graduatoria nazionale che sarà predisposta dal ministero dell’Interno, al quale è stata trasmessa tutta la documentazione con parere favorevole.

Il prefetto ha espresso «positivo apprezzamento per tali importanti iniziative volte a migliorare la sicurezza pubblica in punti strategici del territorio di quei comuni, in quanto la tecnologia ha dimostrato di essere un eccellente ausilio nell’individuazione degli autori dei reati e un ottimo deterrente per quegli atti di vandalismo in danno del patrimonio pubblico che abbiamo il dovere di preservare per le future generazioni. Ciò nell’ottica di un generale rafforzamento dell’intero sistema a livello provinciale che fa perno su una filosofia di sicurezza partecipata che coinvolge gli enti locali quali attori di importanza primaria». l

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