Il Tirreno

Livorno

Il lutto

Livorno, è morto Fabrizio Conti, lo storico barista del santuario di Montenero

di Stefano Taglione
Fabrizio Conti
Fabrizio Conti

Per una decina d’anni ha gestito anche il ristorante dentro il monastero

18 aprile 2024
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LIVORNO.  Lui e la sua famiglia sono fra i simboli di Montenero. Dopo aver ereditato il bar-ristorante dal nonno Egisto, infatti, dal 1972 – alla separazione delle due attività – ha gestito ininterrottamente il glorioso bar Conti, nella piazza del Santuario. Collaborando, a partire dal 2002 e per una decina d’anni, pure con la diocesi per la gestione della tavola calda all’interno delle mura religiose.
La tragica notizia
Livorno piange Fabrizio Conti, 78 anni, anima della frazione labronica morto nel pomeriggio di martedì 16 aprile al pronto soccorso dopo un improvviso aggravamento delle sue condizioni di salute. Il famosissimo locale, meta prediletta dei pellegrini come del resto il vicino ristorante del cugino Marzio, aveva riaperto dopo il Covid ed è stato chiuso due anni e mezzo fa proprio a causa dei problemi di Fabrizio. «Purtroppo insieme non ce la facevamo più a portare avanti il locale – le parole della figlia Caterina – quindi abbiamo dovuto chiudere. Se riprenderò in mano il bar? No. Senza di lui ora è un capitolo chiuso. Sono cresciuta là dentro, quella è la mia vera casa, e ci ho lavorato tantissimo. L’unica Pasqua che abbiamo festeggiato fuori dal bar è stata quella del coronavirus, quando dovevamo rimanere per forza chiusi a causa delle restrizioni imposte dal Governo, per il resto abbiamo sempre celebrato la resurrezione insieme ai pellegrini. Anche a Natale eravamo aperti, sempre, in una gestione sempre e solo familiare. Non ce la farò mai a stare là dentro senza mio padre».

Il ricordo della famiglia
Negli ultimi tre giorni le condizioni di salute di Fabrizio si erano aggravate irrimediabilmente. «Negli ultimi anni l’ho curato a casa, rinunciando al lavoro al bar proprio per questo motivo – racconta la figlia Caterina – mentre lunedì scorso, siccome stava peggiorando, l’ho portato nella casa di cura “Villa Tirrena”. Poi, purtroppo, dalla clinica hanno deciso per il trasferimento in ospedale perché le sue condizioni di salute erano molto gravi». Conti è morto lì, nel reparto di emergenza-urgenza. «Voglio ringraziare tutti i reparti di viale Vittorio Alfieri, in particolare quello di cardiologia e il dottor Alberto Genovesi – le parole della donna – perché è grazie a lui se mio babbo è potuto andare avanti per due anni e mezzo. Aveva diversi problemi di salute, non uno solo. Voglio dire grazie, oltre che al personale del pronto soccorso che si è dimostrato molto gentile e comprensivo, anche alla Misericordia di Montenero, che non ci ha mai lasciato soli. Mio padre era una persona molto religiosa, pregava sempre alla Madonna». Caterina vuole ringraziare anche «tutti i clienti e gli amici – sottolinea – che hanno fatto parte della nostra vita, dalla prima persona che è passata dal bar della piazza ogni tanto, a quella più assidua che ha frequentato il nostro locale quotidianamente». Il funerale dello storico barista della frazione è previsto per il 19 aprile, alle 15, al Santuario di Montenero, a cura delle onoranze funebri della Misericordia di via Verdi. Al cimitero della congregazione, in viale Boccaccio, dal 18 aprile è stata allestita la camera ardente.

 

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