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A Livorno tra barche affondate, bivacchi e rifiuti: scempio vista Terminal

di Francesca Suggi
A Livorno tra barche affondate, bivacchi e rifiuti: scempio vista Terminal

Via del Marzocco La denuncia-appello dei volontari: intervenite, qui è un inferno di degrado

17 aprile 2024
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LIVORNO  Un “non luogo” della città che non ti aspetti. Una zona buia che corre lungo via del Marzocco, a poca distanza dal Terminal. Sbucare sulla strada, andare subito sulla sinistra - e qui siamo nella cosiddetta zona di Stringi Stringi -. Da qui si comincia con lo scempio. Con due diverse situazioni di discariche a cielo aperto. Con un evidente degrado totale che, a detta dei volontari, va avanti da tempo. Ma loro non demordono, e tornano a denunciare e a lanciare un sonoro appello a ripulire l’area alle istituzioni competenti. Un appello di civiltà.

«È una situazione delirante che noi denunciammo lo scorso anno all’Autorità Portuale: tutto questo inferno di materiali e spazzatura inoltre è a due passi dall’acqua del canale che passa di qui, vi immaginate cosa c’è dentro?», Sergio Giovannini è il presidente di Acchiapparifiuti, quell’associazione di volontari che da anni ripulisce importanti parti di città. In quell’area sono due, appunto, le zone-discarica. Tra sacchi neri, vernici, bustoni di spazzatura. E ancora oggetti in plastica, un materasso, sporcizia che riempie ogni angolo (c’è un sottopasso zeppo di rifiuti di ogni genere). È degrado all’ennesima potenza. È chiaro che per qualcuno è un bivacco. E qui a denunciare la situazione anche un altro cittadino innamorato dell’ambiente, Saimir Dashi. Che quel “non luogo” ha visto con gli occhi. «Mi sono imbattuto in questa situazione vergognosa perché faccio questo tratto di strada spesso per lavoro», spiega. Vede qualcosa di “strano” passando. Si ferma. E scopre una realtà che non si aspetta.

«Sono sceso per vedere meglio: là sotto c’è di tutto, decine e decine di sacchi di spazzatura che addirittura riempiono l’arco sotto al ponticello che c’è in quel luogo». E a due passi c’è l’acqua. Dashi come sempre si mette a disposizione per ripulire l’area.

Così come l’associazione Acchiapparifiuti. Ma la situazione là sotto necessita del supporto delle istituzioni competenti. È fuori controllo. «Da cittadino innamorato dell’ambiente dico che Livorno è troppo lasciata andare».

E Giovannini aggiunge un altro disastro di rifiuti. Sempre in zona. A 10 metri di distanza dal primo. Accanto al Terminal Marzocco. «Qui la banchina si stringe, e si cammina letteralmente sui rifiuti: sembra un canale fantasma, con barche inabissate, semiaffondate».l




 

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