Il Tirreno

LIVORNO. Si è buttato dalla finestra per scappare dalla polizia. Facendo un volo di oltre cinque metri e sbattendo, prima che sul selciato del cortile, su una tettoia. Un trentunenne tunisino, Karim Sandi il suo nome, è stato portato in ospedale attorno alle 18 di lunedì scorso da un’ambulanza della Misericordia di via Verdi, intervenuta in Borgo Cappuccini su richiesta degli agenti della Squadra mobile.

Quando i poliziotti hanno bussato alla sua porta lui, che si era reso conto dell’imminente perquisizione, non ha aperto. Calandosi, ma poi cadendo, da diversi metri. Gli agenti, che per entrare in casa hanno poi chiesto l’intervento dei vigili del fuoco, si sono resi conto dell’incidente sentendo il boato e hanno dato l’allarme. Una volta dimesso dall’ospedale Sandi – nella cui abitazione sono stati rinvenute 47 dosi di cocaina, pari a circa 25 grammi – è stato arrestato per spaccio di stupefacenti e per lui, dopo la convalida dell’arresto del tribunale, è stato disposto il divieto di dimora in città. Il giovane è difeso d’ufficio dall’avvocata Letizia Cecconi, sostituita nell’udienza che si è celebrata a palazzo di giustizia con delega scritta dal collega Alberto Mencarelli.

Secondo l’accusa, il trentaduenne, sarebbe pure entrato illegalmente in Italia. Alla convalida dell’arresto Sandi non ha potuto assistere in quanto, come da certificato medico dell’ospedale, non è stato potuto trasportare per le sue condizioni di salute fino a via Falcone e Borsellino.