Il Tirreno

Economia

Industria, frenano i prezzi della produzione e cede il fatturato

Industria, frenano i prezzi della produzione e cede il fatturato

Stime Istat, nella frenata del comparto in autunno pesano gli effetti del caro energia

29 novembre 2022
2 MINUTI DI LETTURA





ROMA.  Segnali di debolezza dal comparto industriale con gli inizi dell'autunno. Una serie di dati diffusi oggi dall'Istat mostrano infatti che tra settembre e ottobre è calato il fatturato ed ha registrato una frenata anche l'andamento dei prezzi alla produzione. La situazione delle imprese italiane, come denunciato dalle associazioni dei consumatori, continua a subire gli effetti del caro energia. A settembre l'Istat stima che il fatturato dell'industria, al netto dei fattori stagionali, diminuisce dell'1,2% rispetto ad agosto, sia per il totale sia per le componenti interna ed estera.

Corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 22, gli stessi di settembre 2021) il fatturato totale cresce invece in termini tendenziali del 18%, con aumenti del 17,5% sul mercato interno e del 19,2% su quello estero e incrementi tendenziali marcati per l'energia (+37,1%), più contenuti per i beni strumentali (+19,2%), i beni di consumo (+17,6%) e i beni intermedi (+14,8%). La crescita in volume, relativa al solo comparto manifatturiero, risulta decisamente più contenuta. Codacons e Unc osservano che alla base della forte crescita tendenziale del fatturato non vi è l'accelerazione delle attività dell'industria italiana, ma l'impennata dei prezzi causata dal caro-energia che inevitabilmente si ripercuote sui dati Istat. "Una situazione di emergenza che altera i dati statistici e crea una illusione ottica sulla salute della nostra industria", avvertono.

Per quello che riguarda invece i prezzi, l'Istituto di statistica ha rilevato che ad ottobre c'è stato un calo del 3,3% rispetto al mese precedente e un rialzo del 28% su base tendenziale (contro il +41,7% di settembre). "La flessione congiunturale - la prima dopo quasi due anni di incrementi consecutivi - e la netta decelerazione della crescita tendenziale dei prezzi alla produzione dell'industria sono soprattutto dovute ai forti ribassi, sul mercato interno, dei prezzi di fornitura di energia elettrica" spiega l'Istat precisando che contribuisce anche l'ampio calo dei prezzi delle attività estrattive.

Sul mercato interno, in un quadro di rallentamenti diffusi a molti settori manifatturieri, i prezzi continuano ad accelerare per industrie alimentari, bevande e tabacco (+17,8%). Per le costruzioni, invece, l'aumento congiunturale dei prezzi è modesto (+0,1%); la crescita su base annua è in lieve accelerazione per edifici, stazionaria per strade. Per quello che riguarda i servizi, il rialzo congiunturale dei prezzi nel terzo trimestre 2022 sottende dinamiche di diversa intensità e segno. Da segnalare i ribassi dei prezzi dei servizi di trasporto marittimo (-7,7%) e dei servizi di trasporto aereo di merci (-4,3%). A livello tendenziale invece, l'incremento più elevato riguarda i servizi di trasporto aereo (+29,0%). 

Primo piano
La protesta

Salta il rinnovo del contratto, supermercati in sciopero la vigilia di Pasqua: i marchi coinvolti

di Martina Trivigno
Sportello legale