Il Tirreno

Grosseto

Il lutto

Grosseto, muore a 45 anni architetto e professore: Antonio e il sospetto del batterio killer

di Maurizio Caldarelli
Antonio è morto a 45 anni
Antonio è morto a 45 anni

Si era appassionato all’insegnamento: era professore di sostegno alla scuola media “Dante Alighieri”, dopo aver insegnato anche tecnologia

11 aprile 2024
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GROSSETO. Architetto, professore di scuola media, socio di una rinomata pizzeria cittadina. Questo e altro era Antonio Agrillo, scomparso prematuramente, a soli 45 anni, nella serata di mercoledì 10 aprile, dopo una breve la malattia: probabilmente un batterio ha compromesso nel giro di qualche settimana i suoi organi vitali, dopo un ricovero in ospedale per un problema ai reni.
All'improvviso
Una morte improvvisa, che anche per questo motivo ha lasciato una lunga scia di dolore a Grosseto, città nella quale aveva deciso, qualche anno fa, di svolgere tutte le sue attività, dopo aver lasciato la sua Napoli. Giovedì 11 aprile, nella chiesa Madre Santa Teresa di Calcutta, nella quale si è svolta la cerimonia religiosa prima della creazione, gli amici, i colleghi, gli studenti hanno fatto sentire la loro vicinanza al figlio e alla moglie.
Il ricordo
«Durante la mia attività lavorativa – lo ricorda il presidente dell’Ordine provinciale degli architetti, Stefano Giommoni – mi capitava spesso di incontrarlo e l’impressione che ho sempre avuto era quella di una brava persona, lavoratrice e affabile dal punto di vista umano. Alle famiglie e ai loro cari giungano le condoglianze e l’affetto di tutti gli architetti grossetani».
Gli studi
Nella sua carriera Antonio Agrillo, laureato all’università “Federico II” di Napoli, ha lavorato per la Nuova Grosseto, la cooperativa di edilizia economica e popolare, con la Lega delle Cooperative, insieme ad Antonio Camarri e dopo qualche anno ha deciso di aprire un proprio studio professionale, prima nel centro storico, poi in via Ximenes. Si era appassionato anche all’insegnamento a scuola: era professore di sostegno alla scuola media “Dante Alighieri” in via Meda, dopo aver insegnato anche tecnologia, e nelle scorse ore i suoi alunni lo hanno pianto. In molti ricorderanno anche il suo volto sorridente durante le serate che trascorreva nel ristorante-pizzeria “Non solo pizza” in via Aurelia Sud alla Fattoria Crespi, della quale da un paio d’anni era diventato socio, che giovedì 11 aprile ha chiuso in segno di lutto e di riconoscenza di una persona preparata e appassionato. A piangerlo sono tutto il personale, i clienti e il socio Domenico Marcello. «Una persona attiva, brillante, sorridente, mai sopra le righe, e un gran lavoratore. Una di quelle persone per le quali si può dire "Ci mancherà"».


 

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