Il Tirreno

FIRENZE. Il giudice sportivo territoriale per la Toscana, Cleto Zanetti, insieme al rappresentante dell’Aia, Mario Orsini e ai sostituti che compongono il collegio, ha emesso il proprio verdetto in merito alla partita Lanciotto Campi-Castelfiorentino, sospesa al 14’ di domenica 14 aprile, dopo il malore occorso al calciatore Mattia Giani, morto nella mattinata di lunedì 15 all’ospedale fiorentino di Careggi.

Secondo i termini della giustizia sportiva, la società Lanciotto Campi, che avrebbe dovuto, da regolamento, occuparsi di garantire la presenza di un’ambulanza a bordo campo o la presenza di un medico, dovrà corrispondere 400 euro, «sanzione commisurata al servizio omesso, tenuto conto del fatto occorso». 

Il regolamento

Da regolamento, pur avendo il direttore di gara evidenziato l’assenza del medico nella distinta poi allegata con la documentazione al giudice sportivo, la partita ha avuto inizio, nonostante la consapevolezza da parte del club campigiano di incorrere in una sanzione pecuniaria compresa tra i 70 euro, in caso di prima violazione, e i 100 euro in presenza di recidiva. Nella nota, viene ricostruita anche la dinamica dei fatti, almeno secondo quanto messo a referto dal direttore di gara, che al referto arbitrale ha allegato anche una nota integrativa. Stando a queste parole, «Giani si è accasciato a terra per un malore al 14’: a prestare i primi soccorsi è stato il massaggiatore della squadra ospite e da un medico presente in tribuna che sono intervenuti con massaggio cardiaco e con l’uso del defibrillatore presente negli spogliatoi.

I soccorsi

La prima ambulanza è sopraggiunta dopo 17 minuti, proseguendo le manovre di soccorso coadiuvati da altri volontari sopraggiunti dopo pochi minuti con altra ambulanza. Successivamente, il giocatore è stato accompagnato presso il presidio ospedaliero più vicino». Nello stesso bollettino ufficiale, è stata confermata anche la data del recupero della partita, il 24 aprile prossimo, a partire dal minuto in cui la gara è stata sospesa.