Il Tirreno

Firenze

Karma Viola

Servono giocatori da Champions

di Andrea Bruno Savelli
Servono giocatori da Champions

Risparmiare sul mercato ore non è nemmeno utile, se andremo in coppa dei campioni i soldi arriveranno

05 gennaio 2024
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FIRENZE Tutte le televisioni e i giornali a nord di Bologna e a sud di Firenze si chiedono una cosa quando parlano di calcio: riusciranno a resistere Bologna e Fiorentina nella posizione di classifica in cui sono oppure torneranno al loro livello, lasciando il posto alle squadre che hanno diritto ad occupare le suddette posizioni quasi come fosse un antico ed antipatico ius primae noctis? Anzi, a dire il vero quelli più aggressivi si pongono direttamente un’altra domanda: quando crolleranno Bologna e Fiorentina? Detto che a noi del Bologna ce ne importa il giusto, e l’onesto, se non per il bel calcio che esprime e perché è l’ennesima dimostrazione che quando ci sono dirigenti sportivi competenti, come Sartori, si realizzano imprese e si aprono più facilmente cicli, interroghiamoci sulla nostra Fiorentina.

La squadra è in una posizione di classifica invidiabile. Ma non ha un vantaggio sulle inseguitrici di dieci punti. La sua stagione ha vissuto di filotti: il primo è culminato tra alti e bassi con la partita entusiasmante di Napoli. Da quello è partita una serie di gare che la Fiorentina non è riuscita a vincere, anzi è riuscita a perdere quasi sempre, e spesso e volentieri non demeritando così tanto. Poi è partita un’altra serie di partite in cui la Fiorentina ha vinto giocando con le unghie e con i denti e non cercando il predominio ma cercando il vantaggio. Noi lo diciamo da tempo, occorre rientrare nel giro che conta, dove ci si divide tanti soldi e si costruisce, spesso in malo modo, ma comunque lo si fa, la nuova élite del calcio europeo. Quest’anno più che mai l’occasione è ghiotta, siamo davanti a squadre che sulla carta sono più forti ma in grande difficoltà. Non mi cimenterò nel giochino dei nomi, è meglio questo o è peggio un altro, ma concentrerò la mia attenzione sui tempi e sui calciatori che devono arrivare per continuare a sognare.

E sui tempi siamo già in ritardo se è vero che sabato si gioca in campionato una partita alla nostra portata ed andiamo là con due esterni contati e che non sarebbero titolari senza tutti gli infortuni che ci sono capitati. A mio avviso servono immediatamente due esterni forti. Il terzino è un falso problema, perché la ripresa di Dodò potrebbe essere vicina, ma soprattutto perché Pierozzi è forte. La storia del terzino cresciuto nelle giovanili ricorda tanto quella di Ranieri, che non era stato neanche fatto andare in ritiro l’estate scorsa e che adesso potrebbe essere convocato in nazionale. Vedo molto più fragile la batteria dei trequartisti: Bonaventura ha un’età che non gli permetterà di fare altre 50 partite fino a giugno e Barak non fa la differenza. Due esterni, un trequartista, senza stare a risparmiare sugli euro perché mai come questa volta il tempo è denaro, se uno si qualifica per la Champions il denaro è veramente tanto e perché andare in una vetrina internazionale importante come quella che sarà la Supercoppa italiana schierando Brekalo ed Ikoné sarebbe soltanto un suicidio sportivo. Noi ci crediamo, alla Champions e agli acquisti da Champions, e voi?

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