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Montaione, il ristorante nato per caso 30 anni fa è diventato il ritrovo dei buongustai. Tutto è iniziato da una “proposta indecente”

di Giacomo Bertelli
Montaione, il ristorante nato per caso 30 anni fa è diventato il ritrovo dei buongustai. Tutto è iniziato da una “proposta indecente”

“Antico borgo” compie tre decenni: «Traguardo raggiunto con tanti sacrifici»

18 aprile 2024
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MONTAIONE. Un traguardo importante e significativo: trent’anni appena compiuti per il ristorante “Antico borgo” a Iano, località del Comune di Montaione. È la storia che arriva dalla Valdelsa e che vede oggi la terza generazione della famiglia Cavallini-Mazzoni, proseguire una gestione, quella del ristorante, cominciata quasi per caso nel lontano 1994 e che continua con grandi soddisfazioni. Una gestione familiare, una delle tante che animano il territorio e che hanno permesso a tante realtà di proseguire e instaurare rapporti duraturi nel tempo con la comunità e i tanti turisti e visitatori che affollano la Valdelsa. Da questo punto di vista, Montaione gioca sicuramente un ruolo importante, con la sua capacità di attirare flussi turistici, grazie alla presenza di tante strutture sul territorio, da quelle ricettive fino a quelle culinarie, oltre che storico-culturali.

«È un traguardo importante per la nostra famiglia. Lo abbiamo raggiunto con determinazione, sacrifici e rinunce, ma sempre con tanta passione. Oggi, come ieri, mettiamo entusiasmo in quello che facciamo. Abbiamo una cucina che è invidiata in tutto il mondo, con decine di clienti che si ricordano di noi anche a distanza di anni, che ci scrivono durante l’inverno dopo aver mangiato da noi durante la stagione estiva e che sono diventati nostri amici», spiega Sandra Cavallini, figlia di Mauro Cavallini e Marisa Mazzoni che nell’aprile del 1994, a ridosso della Pasqua, decisero di accettare questa nuova esperienza lavorativa.

Una proposta “indecente” che ha cambiato completamente la loro vita. Fu l’allora compagno di Sandra, poi diventato marito, Stefano, a trovarsi per caso di fronte alla domanda: «Volete prendere in gestione questo ristorante?». Quell’incontro casuale con il vecchio gestore ha così offerto un altro capitolo alla vita di una famiglia che adesso, alla terza generazione, prosegue questo percorso nella località di Iano. Un percorso in una piccola, ma molto conosciuta località di Montaione. Una vera e propria casualità, non priva però di difficoltà.

«Arrivare a ridosso di quel momento fu una bella sfida da gestire, ma adesso a distanza di tanti anni posso dire che ne è valsa più che mai la pena», ricorda Cavallini. I genitori di Sandra, entrambi certaldesi, cambiarono vita: Mauro Cavallini, all’epoca 55enne ed impresario edile, con sua moglie, Marisa, 52enne casalinga nel 1994, furono protagonisti dell’avvio di quel nuovo percorso. Loro furono gli artefici di una storia che in questo mese taglia il traguardo, invidiato da molte attività, dei trent’anni.

Dopo il lavoro in un’azienda legata alle acconciature, all’epoca Sandra si univa al lavoro della sua famiglia e adesso sono le sue figlie, Lavinia e Nora, rispettivamente di 20 e di 16 anni, ad aiutare nel ristorante.

Una famiglia intera, quindi, a lavoro che con la stessa passione di tanti anni fa continua a portare avanti l’attività sostenendo allo stesso tempo l’arrivo di turisti e visitatori nella Valdelsa. Una storia che va avanti, di generazione in generazione, e che sembra non essere minimamente scalfita dal passare del tempo. Chi studia, chi frequenta l’università e chi lavora: il tempo viene gestito in maniera oculata da questa famiglia, unita per portare avanti una tradizione di famiglia in una località che da sempre attira turisti. Fra i tanti ospiti che si sono recati in questi giorni a Iano anche il sindaco di Firenze, Dario Nardella, che sosta molto spesso a Castelfalfi. 


 

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