Gente che si alza dai tavoli impaurita, che si allontana cercando riparo, temendo di essere colpita. La rissa a colpi di bottiglia è scattata giovedì pomeriggio nei giardini della Fortezza da Basso, proprio davanti al chiosco dell’Off Bar. A fronteggiarsi sono stati almeno quattro giovani, tutti stranieri. Uno è finito all’ospedale. Sul caso sono in corso accertamenti della guardia di finanza, intervenuta sul posto con una pattuglia che si trovava in zona.
Quando i militari sono arrivati hanno trovato due ragazzi, uno del Burkina Faso e l’altro della Costa d’Avorio, entrambi maggiorenni. Hanno raccontato di essere stati picchiati da due aggressori, che volevano rubare loro i telefoni cellulari. Il racconto delle due vittime è adesso al vaglio degli investigatori delle fiamme gialle. Non sarebbe escluso che i veri motivi della rissa divampata davanti al chiosco siano da ricercare in altri ambiti, legati magari al mondo della droga. A insospettire gli inquirenti, ci sarebbe anche la circostanza che i due ragazzi che hanno raccontato di essere stati aggrediti a scopo di rapina si sarebbero rifiutati di fare denuncia. Raccolte anche le testimonianze dei tanti presenti al momento della zuffa.
Il giovane della Costa d’Avorio aveva escoriazioni alla testa provocate dalle bottigliate. Sono stati chiamati i soccorsi, e i sanitari del 118 lo hanno trasferito in ambulanza al pronto soccorso dell’ospedale di Careggi per le cure del caso. Gli esami medici, eseguiti in particolare per scongiurare che avesse riportato traumi interni, hanno escluso lesioni gravi.
Adesso gli investigatori sono a caccia dei due aggressori. Oltre alle testimonianze raccolte, si vaglieranno le immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza della zona. Ma l’elemento su sui si lavora di più è un telefono cellulare, uno smartphone trovato nei giardini della Fortezza da Basso a pochi metri dal luogo della rissa. Il sospetto è che possa appartenere a uno dei fuggitivi, scappati di corsa alla vista della pattuglia della finanza, avvisata da un passante.

(Articolo di Matteo Leoni - Video gentilmente concesso dal profilo Instagram Welcome to Florence)