Il Tirreno

Serbia, rissa e lancio di fumogeni in parlamento a Belgrado






Almeno tre parlamentari sono rimasti feriti dopo il caos scoppiato nell'Aula del parlamento serbo. I deputati delle opposizioni hanno interrotto i lavori a più riprese con cori ostili, fischi di disapprovazione e lancio di petardi e fumogeni. Si sono registrate zuffe e colluttazioni fra esponenti delle opposte fazioni. I legislatori dovevano votare una legge che avrebbe aumentato i finanziamenti per l'istruzione universitaria, ma i partiti di opposizione hanno insistito che la sessione fosse illegale e che si dovessero prima confermare le dimissioni del primo ministro Milos Vucevic e del suo governo. Le tensioni di Belgrado riflettono una profonda crisi politica nel Paese balcanico, dove proteste anticorruzione durate mesi hanno scosso il governo. La contestazione dell'opposizione in parlamento è andata di pari passo con il proseguire delle proteste di piazza da parte di studenti e altre categorie di lavoratori, con raduni, cortei e blocchi stradali a Belgrado, Novi Sad e altre località della Serbia. Una mobilitazione che va avanti da novembre, dopo il crollo alla stazione di Novi Sad (nord) con la morte di 15 persone.

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