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Forte, grandi nomi per la Capannina dopo Guidi: lo stilista, il figlio del calciatore e l'imprenditore veneziano

di Adolfo Lippi

	Gherado  Guidi con Jerry Calà e Manuela Arcuri alla festa  per i 90 anni della  Capannina
Gherado  Guidi con Jerry Calà e Manuela Arcuri alla festa  per i 90 anni della  Capannina

Rumors su una cordata di grandi nomi interessata al locale dopo la morte del patron

05 ottobre 2024
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C’è tanta curiosità. Che futuro avranno, adesso che è morto Gherardo Guidi, le notti mondane della Versilia? Con chi festeggerà i cent’anni “La Capannina” di Franceschi a Forte dei Marmi? Chi riaprirà la fantastica “Bussola” rimasta chiusa in quest’ultima opaca stagione? Non sono interrogativi leggeri. La Versilia è ormai tutta un’industria delle vacanze. I grandi alberghi, gli stabilimenti balneari, i locali notturni, i ristoranti, un insieme che accumula milioni e milioni di euro e dà lavoro a migliaia di addetti, vedono apparire e scomparire imprenditori di ampio prestigio.

Tutto alla moglie Carla

Morto Guidi i suoi tanti interessi, i night, il “Grand Hotel”, il Bagno “Roma di Levante”, passano nelle mani capacissime della moglie Carla, una compagna di vita, ma anche un’astuta avvedutissima amministratrice di tanti beni. Epperò è facile immaginare che qualche proprietà passerà presto di mani. E “La Capannina” di Franceschi, poi di Guidi, fa davvero gola a tanti. Ai funerali s’è visto il figlio di Boniperti, Alessandro, portatore di amicizie altolocate assai golose di intraprendere in riviera. Si bisbigliano i nomi di Giorgio Armani, del veneziano Cipriani, il leggendario possessore di quell’Harry's Bar dove si sbronzava Hemingway, eppoi si sfiorano catene di “boss” massesi e fiorentini.

Certo è che questa zona di Toscana da alcuni anni fa incuriosire i ras russi che hanno comprato ville e alberghi. I Bindi, quelli dei gelati, hanno messo piedi e soldi nell’acquisto della “Canniccia” che fu night affollatissimo negli anni ’90. E l’ottico Del Vecchio non ha forse comprato lo stabilimento “Franco Mare” mentre, sempre al Forte, Stefano Nesti già padrone delle sale scommesse a Londra, eppoi proprietario dello splendido e storico hotel “Principe di Piemonte” a Viareggio, è penetrato in Versilia riattivando il “Maitò”? Ma si può andare oltre. Andrea Bocelli, che nel suo paese pisano a Lajatico organizza un festival spettacolare, vive stabilmente a Vittoria Apuana e vi ha un avviatissimo stabilimento balneare con ristorante. Sempre in Versilia vive ed opera uno dei più prestigiosi e importanti imprenditori europei di spettacolo, quel Mimmo D’Alessandro che la fa da padrone nelle aste internazionali e porta al vicino Lucca summer Festival stars quali i Rolling Stones e in Italia la tournée di Madonna.

Grandi nomi dal passato al presente

Insomma la striscia di sabbia, che va da bocca di Serchio a bocca di Magra è ormai da cent’anni, una Las Vegas italiana dove hanno messo radici, anche grazie al genio di Sergio Bernardini, Nevio Franceschi, Gherardo Guidi, tutti i grandi nomi dello star system da Gloria Gaynor a Louis Armostrong, da Jerry Lewis a Tom Jones, da Charles Aznavour a Marlene Dietrich, da Edith Piaf a Grace Jones, per non parlare di italiani quali Mina, Celentano, Benigni, Gassman, Peppino di Capri, Ornella Vanoni.

“La Capannina”, dice l’architetto Tiziano Lera che ha firmato le ville più ricche da Forte dei Marmi a Tonfano, «è la cattedrale laica del Forte dei Marmi». Quale sarà il futuro, morto Guidi? «Io, prosegue ho fatto per i fratelli Vietina il restauro del locale». I Vietina, famiglia di ex pizzaioli versiliesi, negli anni ’80 fecero una vera fortuna. Comprarono il “Maitò” eppoi “Madeo”, due ristoranti e di eccellenza e dopo “La Capannina”. Poi se ne andarono a Los Angeles. Una volta, a pranzo in uno dei loro spazi americani, assieme a Tony Renis, i Vietina confessarono di essersi trasferiti lì perché, amanti del gioco, trovavano più agevole spostarsi nella vicina Vegas.

Lera prosegue: «Alla Capannina feci il progetto di rinnovamento totale. Ma non ebbi successo. Dopo arrivò Gherardo Guidi, gestione manageriale, oculata, intelligente. Lui ha il grande merito di non aver toccato niente della gloriosa proprietà dei Franceschi. Restarono tutti i tradizionali colori, i materiali, i cannicci, gli incestati, le sedie, i divanetti». Su queste sedie oro siedono maree di giovanissimi aizzati da Jerry Calà. Una volta si sedevano gli Agnelli, Massimo Moratti, Paola di Liegi, Alberto Sordi, Mastroianni, occhi incantati, dice Lera, del cotto alla pietra di Cardoso, alla palladiana di marmo. Poi Guidi affidò a Lera lo spostamento a mare dei saloni per il bar e il loggiato.

«Un locale in Versilia – prosegue Lera – deve avere un dialogo con il mare. La “Bussola” ha dietro la spiaggia e il bagno. “La Capannina” invece è affiancata dal Bagno Dalmazia e il proprietario Poldo non lo cederebbe mai».

Il tentativo di accordo con "Lorenzo"

Ricorda Umberto Buratti, già sindaco di Forte dei Marmi eppoi parlamentare del Pd, quando propose a Gherardo Guidi un accordo con Lorenzo Viani, storico nome del mitico ristorante “Lorenzo” di Forte. Perché non portare questa attività dentro La Capannina? Si svolse una cena a tre: Guidi, Viani, Buratti. I due erano troppo celebrità individualiste e non se ne fece di nulla. Ma Guidi aveva davvero fiuto. Trasformò il locale, che era stato dell’aristocrazia balneare dell’ante guerra, in un palcoscenico nazional popolare. Mentre i facoltosissimi sciamano nel vicino “Twiga” di Briatore, in “Capannina” scorrono ancora fiumi di champagne ma a deliziarsi sono giovanissime in fiore e giacchettati ragazzi che smaniano agli ordini di affermatissimi disc-jockey ormai padroni delle notti magiche

Il futuro

C’è tanta curiosità. Quale futuro per i mondani, trascinatori della notte? Chiusi in Versilia locali da leggenda, quell’“Oliviero”, ai Ronchi (dove Sordi recitò con Lea Massari), il “Cavalluccio Martino” a Lido di Camaiore, il “Caprice” che l’avvocato Crocetta trasformò in “Piper 2000” e vi lancio Patty Pravo, la “Capannina” centenaria, oggi affidata all’abilità riconosciuta della signora Carla Vamenti, vedova Guidi, rimane un luogo fiabesco dove ballare aspettando l’alba. Qui si innamorò lo scrittore Curzio Malaparte della vedova Agnelli, Virginia, madre di Gianni. Qui Edda Ciano, figlia di Mussolini, giocava a carte le sue fortune. Qui il playboy internazionale Baby Pignatari sospirava l’avventura con Ava Gardner. Qui fu inventato il cocktail “Negroni” e il poeta Eugenio Montale transitava in canottiera per rosolarsi in spiaggia. Qui Oriana Fallaci accompagnata da Gherardo Guidi mise per l’ultima volta i piedi nell’acqua. Che il futuro sia ancora solare, poiché la Versilia è una miniera d’oro. 

 

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