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L’ultima frontiera del lavoro, i precari pagati con i buoni pasto

di Ilaria Bonuccelli

Finora utilizzati per pagare i lavoratori al nero soprattutto nei pubblici esercizi a carattere stagionale. Il fenomeno è emerso con le prime vertenze sindacali. Coinvolti spesso cinquantenni che hanno esaurito gli ammortizzatori sociali


12 luglio 2016


Ai camerieri ancora non ci sono arrivati. Per ora, i buoni pasto i datori di lavoro li usano per pagare i lavapiatti, gli sguatteri di cucina, chi si occupa di pulire. Una scodella di minestra - o poco più - in cambio di un’ora di lavoro. Eccola qui l’ultima frontiera della disperazione. Del precariato che supera se stesso. Del lavoro nero che baratta la paga in denaro con il cibo. Proprio ieri...


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