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Una scuola, due edifici diversi. E la palestra? Quella è al circolo del paese

Ludovica Monarca e Emanuele Mercurio
Una parte della scuola don Bosco in via Isola del Lero, l'edificio non è ancora stato completato
Una parte della scuola don Bosco in via Isola del Lero, l'edificio non è ancora stato completato

La Don Bosco è divisa  tra via di Lero e via Pistoiese. I lavori non sono mai stati terminati. Per l'assessore la priorità è intanto finire la palestra per cui è già stato stanziato un milione di euro, per il Comitato invece "meglio costruire una tensostruttura e con quel che avanza continuare i lavori nella parte nuova"

25 novembre 2014
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PRATO. Quasi un chilometro e mezzo a piedi ogni giorno per andare in palestra, perché la struttura nella scuola non c’è ancora. Così, i piccoli studenti che frequentano sia l‘istituto di via Isola di Lero (succursale della “Don Bosco” inaugurata nel 2010) che quello di via Pistoiese 558, non hanno altra scelta per fare educazione fisica che ripiegare sull’ora di ginnastica al circolo Arci “Renzo Grassi” a Narnali, in barba alle intemperie e al pericolo di muoversi sul ciglio di strade come via del Guado a Narnali e via di Maliseti, in alcuni tratti senza marciapiede.

Una situazione che va avanti da molto tempo e che negli anni ha visto sfilare e manifestare genitori e residenti delle frazioni coinvolte per chiedere un intervento dell’amministrazione. Ma adesso una risposta chiara è arrivata, anche se per l’intervento effettivo bisognerà aspettare un po’.  "Il Comune – come conferma Monia Faltoni, assessore al Bilancio di Prato – ha già richiesto e ottenuto un mutuo da un milione di euro per costruire la palestra”.

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Il bando per l’assegnazione del progetto dovrebbe arrivare a  gennaio 2015.  Ma non solo, perché oltre alla palestra è l’intera struttura della “Don Bosco” a dover essere finita, visto che del progetto iniziale è stato completo solo il lotto A e gli alunni di Narnali continuano ad andare a scuola nell’istituto di via Pistoiese.  Il problema, infatti, non è solo l’eterna mancanza di una palestra per la media “Don Bosco”, il cui progetto complessivo prevedeva la costruzione di un primo lotto (succursale di via Isola di Lero inaugurata nel 2010) e della seconda ala (che accoglierebbe gli alunni che oggi frequentano la scuola a Narnali) di cui rimane oggi traccia visiva nello scheletro di ferro, mentre della palestra non ci sono neppure le fondamenta.

E due scuole medie dello stesso plesso che attendono di essere accorpate. Caldo e freddo che sia, studenti e insegnanti devono armarsi di pazienza per fare avanti e dietro dal circolo di Narnali (per quelli di via Pistoiese è più vicino).  “Per questo – continua Faltoni – abbiamo già inviato una richiesta di finanziamento a Roma  e siamo in attesa che la Regione (come previsto dal progetto del governo Renzi riguardo alle nuove scuole da costruire, ndr) renda pubblica la graduatoria”. 

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Due milioni e 7mila euro: ecco la cifra chiesta dall’amministrazione pratese che si va ad aggiungere ai 3 milioni già spesi per la realizzazione del primo lotto della struttura scolastica. “In questo modo – spiega Faltoni – la nostra richiesta al governo sarebbe un cofinanziamento per la realizzazione totale della struttura per cui l’intervento di Roma peserebbe per il 30%”. Un fattore che dovrebbe far salire la “Don Bosco” nella graduatoria delle richieste e ottenere così più facilmente in finanziamento.  “In ogni caso – conclude Faltoni – la realizzazione della palestra, così come dell’intera struttura resta una priorità assoluta dell’amministrazione”   La decisione del Comune di procedere con i lavori per la palestra non mette però  tutti d’accordo. Il comitato dei cittadini di Viaccia, infatti, sostiene che privilegiare la costruzione della palestra, rispetto alla conclusione dei lavori alla scuola, non risolva il problema: “I ragazzi che frequentano la sede di via Pistoiese – fanno sapere  i rappresentanti del comitato – dovranno comunque spostarsi a piedi fino alla nuova palestra di via Isola del Lero”.

La soluzione alternativa ci sarebbe, e prevede una riorganizzazione degli investimenti da parte del Comune: “Invece di spendere  un milione di euro per una palestra in muratura, si potrebbe risolvere temporaneamente il problema con una tensostruttura, che costa circa trecentomila euro. I soldi che avanzano, a cui vanno aggiunti quelli ricavati dalla vendita della scuola di via Pistoiese e l’azzeramento dei costi di affitto della palestra al Circolo di Narnali e degli uffici amministrativi a Maliseti, consentirebbero sia di costruire una palestra che di iniziare i lavori per sistemare l’ala incompleta della nuova scuola”.

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