Pistoia, muore a 51 anni dipendente dell’Hitachi Rail: lascia un figlio adolescente
Marco Gori aveva lavorato al lungo anche alla cartiera di San Felice. Il ricordo dell’amico e collega: «Quando fu assunto a tempo indeterminato sembrava toccasse il cielo con un dito»
PISTOIA. Una malattia che lo aveva colpito alcuni anni fa alla fine non ha lasciato scampo a Marco Gori, morto a soli 51 anni nel giorno di Pasquetta. Lascia immersi nel dolore i suoi familiari, fra cui un figlio di soli 13 anni.
Marco Gori era originario di Piteccio e per molti anni aveva lavorato alla cartiera di San Felice. Durante quest’esperienza lavorativa aveva imparato a guidare il muletto, specializzandosi così nella logistica interna dei luoghi di lavoro. Così, dopo la chiusura della cartiera, decise di rimettersi in gioco all’Hitachi, facendo valere questa sua competenza. Il suo approdo nello stabilimento di via Ciliegiole risale al 2017, quando sottoscrisse il suo primo contratto interinale di addetto alla logistica. Con il passare degli anni, a questo contratto a tempo determinato se ne aggiunsero altri, fino ad approdare all’assunzione definitiva giunta nel 2021.
Da sempre iscritto alla Fim Cisl, Marco Gori era molto interessato alla vita e all’operato del suo sindacato di riferimento, con cui era solito relazionarsi costantemente. Fra i dirigenti della Fim Cisl con cui ha avuto un rapporto particolarmente stretto c’è Adriano Sbordone, peraltro suo compagno di giochi in tenera età ed ex delegato di fabbrica.
«Da ragazzini giocavamo a calcio nei campetti di Piteccio e di San Felice – ricorda affranto – Crescendo la vita ci aveva separato ma quando lo rividi all’Hitachi fui particolarmente felice. La sua mansione era quella di trasportare il materiale sulla linea di produzione. Per lui poter lavorare in Hitachi costituiva un obiettivo importante e quando ricevette la notizia dell’assunzione definitiva pareva che toccasse il cielo con un dito. Purtroppo però la sua gioia è stata di breve durata perché, dopo non molto tempo, ha iniziato ad avvertire i sintomi della brutta malattia che poi lo ha condotto alla morte».
Del suo grande impegno sul luogo di lavoro parla Mirosch Korita, segretario provinciale della Fim Cisl: «Era sempre molto concentrato ed attento nello svolgere al meglio le sue mansioni ed estremamente rispettato dai suoi colleghi».
La data del funerale non è stata ancora fissata.
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