Il Tirreno

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La perla spopolata

Mirteto, il borgo dimenticato vicino Pisa è finito nella lista dei più belli d’Italia

di Paolo Falconi
Mirteto, il borgo dimenticato vicino Pisa è finito nella lista dei più belli d’Italia

Oggi è un rudere ma fu un monastero cistercense le cui tracce risalgono al 1100. C’è anche un Cisternone fatto dai Medici per filtrare l’acqua diretta a Pisa

01 novembre 2022
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SAN GIULIANO TERME. Un viaggio da nord a sud tra i luoghi dimenticati del Bel Paese a cura di Costanza Ruggeri per Sky Tg24. Secondo l’ultima rilevazione Istat, lungo la Penisola se ne conterebbero un migliaio ma in realtà i piccoli centri, una volta abitati e oggi avvolti dal silenzio, sarebbero circa seimila. Craco, in Basilicata, è forse il più celebre tra i paesi fantasma: tra le sue case diroccate sono stati girati anche film. Da “La Passione di Cristo” di Mel Gibson a “Quantum of Solace” di Marc Foster.
In questa indagine dell’emittente è rappresentata anche la provincia di Pisa; non c’è Toiano, nel Palaiese, come molti penserebbero, ma Mirteto, sul Monte Pisano, sopra San Giuliano.
Si tratta di un antico monastero ormai abbandonato, appunto (la cui prime tracce risalgono al 1100) ma che conserva la fisionomia di borgo religioso, con al centro la chiesa in stile romanico utilizzata fino al secolo scorso come oratorio privato. Il nome Mirteto deriva dalla folta presenza di mirti di cui il borgo era circondato. Arrivarci è una delle escursioni più facili e adatta a tutti: predominerà il suono della natura, col mistero e la magia del posto sulle pendici del Monte della Conserva.
Il visitatore è accolto dal Cisternone, testimonianza delle grandi opere di raccolta e canalizzazione delle acque voluto dai Medici nel XVII secolo, un sistema di vasche per filtrare l’acqua prima di essere bevuta a Pisa. Lo spiazzo intorno al Cisternone è l’ideale per picnic: panchine, muretti e barbecue in cemento dove preparare grigliate.
Riprendendo il cammino, ecco il borgo vero e proprio. Boschi e sentieri – fanno notare Rachele e Davide in una loro attenta ricerca – sulla pianura di Pisa e il mare, fino all’Isola Gorgona. Mille anni fa, monaci ed eremiti avevano saputo scegliere bene il rifugio per l’anima quando esplose il fenomeno degli eremiti in tutta Europa e il Monte Pisano fu una delle mete preferite. Anche oggi, nell’abbandono totale, il luogo fa galoppare la mente a monaci cistercensi assorti in preghiera nella chiesa romanica; canti sacri negli orti e nei frutteti. Altri monaci a prepara il pane, oppure a imbottigliare l’olio. La chiesa, col monastero di Santa Maria di Mirteto risalente al 1100 e citata in documenti e bolle papali del 1200.
Oggi rimane, oltre alle mura, la zona dell’antico altare e una meridiana su un fianco.È visibile ancora qualche decorazione anche se tutti i beni preziosi, tra cui una Madonna della Neve, si trovano nella pieve di Asciano. Nel 1432 la chiesa fu quasi distrutta per una guerra locale e i monaci costretti a trasferirsi. Poi venne ripopolata e nel 1812 la chiesa di Santa Maria di Mirteto era utilizzata come oratorio e conservata in buono stato. Poi la prospettiva di una vita migliore in città portò via le famiglie da Mirteto, ma eravamo già nel Novecento inoltrato… Fino ad abbandonare il borgo che è rimasto nella sua splendida solitudine.
Ecco, proprio di questa Italia insolita, che fa parlare il suo passato senza intravedere un futuro, si è occupata Costanza Ruggeri per l’emittente Sky, e con assoluta emozione Davide e Rachele hanno descritto sui social il fascino di Mirteto, con la loro escursione alla scoperta di una natura particolare. 
 

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