Moby sul taglio invernale delle corse per l’Elba: «Perdite milionarie»
Doccia fredda sulla possibilità di dialogo: «Un privato non può esercire una linea in costante passivo»
PIOMBINO. Un macigno. Che rischia di vanificare ancor prima di nascere il tentativo di apertura del dialogo da parte dei sindaci elbani con le compagnie di navigazione private. L’obiettivo dei primi cittadini è quello di trovare delle soluzioni in grado di limitare i disagi per i numerosi tagli delle corse. Ma la presa di posizione di Moby Lines, attraverso una nota diffusa nella giornata di venerdì 8 novembre, non sembra lasciare dei margini di manovra. «Certamente non si può chiedere a una compagnia privata di esercire una linea in perdita economica». Così la Balena Blu spiega quella che, a guardare il tabellone orario, è una vera e propria ritirata invernale dalla linea Piombino - Portoferraio. Giusto venerdì sono state cancellate anche la partenza delle 6,30 da Portoferraio e delle 20,30 da Piombino.
Di fatto Moby Lines resta in linea con una sola coppia di corse. Se a questo si aggiunge una Blu Navy che viaggia con un solo traghetto e che effettua quattro partenze sulle otto in programma, si comprende bene come quello che si prospetta sia l’inverno più complicato che gli elbani si troveranno ad affrontare da anni a questa parte.
Moby tira dritto
Le proteste degli elbani di questi giorni e le prese di posizione di istituzioni e associazioni di categoria non sembrano aver sortito alcun effetto e comunque non sembrano utili a far maturare un cambio di strategia da parte della Moby Lines. O almeno questo è quanto emerge a leggere il comunicato. «Sono 60 anni che, Navarma prima, e ora Moby collega l’Isola d’Elba con il continente – spiegano dalla compagnia di navigazione di base a Portoferraio – Insieme a Toremar diamo lavoro a centinaia di persone dell’Elba, senza considerare l’indotto. Un residente per il passaggio paga a Toremar 3,88 euro e a Moby 4,10 euro, poco più della metro a Milano. Eppure è opinione diffusa che il costo del traghetto inibisce la continuità territoriale per i residenti. Se facciamo una media tra le due compagnie, circa 4 euro a residente, sono necessari 500 residenti a partenza per pagare le spese per una sola corsa da Piombino o da Portoferraio e viceversa. Infatti una sola corsa conta, al minimo della media, 2.000 euro di costi operativi. D’inverno, tra le due compagnie, 500 residenti non li trasportiamo in un giorno intero, non in un’unica partenza». Un ragionamento che la compagnia mette in campo per dimostrare come il servizio invernale sia una perdita non più sostenibile.
«Perdita milionaria»
«Per Moby – spiegano – i collegamenti per l’isola d’Elba rappresentano una perdita milionaria ogni anno, coperta dai ricavi delle altre linee Moby al di fuori del perimetro Elba. Certamente non si può chiedere ad una compagnia privata di esercire una linea in perdita economica. La Toremar, considerata la sovvenzione, chiude i bilanci con utili risicati». Una posizione netta, a cui si aggiunge un vero e proprio sfogo dopo giorni di polemiche e proteste sull’isola in seguito alla decisione di tagliare le partenze. «Esiste in materia di collegamenti marittimi una diffusa ignoranza – attaccano da Moby – L’Elba è certamente l’isola italiana che ha la maggior frequenza di collegamenti con il continente nel nostro Paese, anche oggi, a regime invernale, ridotto a 13 partenze al giorno da Piombino a Portoferraio, e viceversa, fra tutte le compagnie». Una posizione che pare destinata ad alimentare altre polemiche sull’isola.