Il Tirreno

Livorno

Calcio

Livorno, assalto al tricolore

di Francesca Bandinelli
Livorno, assalto al tricolore

Indiani rincorre la vittoria numero 30 della stagione: mai una media punti così alta. Rossetti e gli altri non si accontentano, l’obiettivo è restituire orgoglio alla tifoseria

2 MINUTI DI LETTURA





LIVORNO. Ora c’è solo da completare l’opera. Intanto andando a conquistare, domenica a Bra, l’accesso alla finale della Poule Scudetto 2025 e poi provando davvero a cucirsi il tricolore sul petto, giusto prima di pensare alla prossima stagione, quella che sancirà il ritorno tra i professionisti. Mentre la società è al lavoro per pianificare il futuro - la matematica promozione, di fatto, ha permesso ai dirigenti di “bruciare” le tappe -, sul campo, l’unico pensiero è quello di continuare a macinare gol e vittorie.

Paolo Indiani, uno dei protagonisti indiscussi del Rinascimento amaranto, non intende fermarsi. Col Livorno ha costruito il percorso più prolifico della sua lunga carriera: mai aveva viaggiato ad una media di oltre 2 punti a partita, trovandosi a rincorrere la vittoria numero 30 della stagione su 43 partite giocate. Storia e record, del resto, sono fatti per essere superati. Lo hanno dimostrato tutti, dai più esperti ai più giovani.

Simone Rossetti, il vice capocannoniere con 15 gol in tutte le competizioni, dopo aver lasciato il suo timbro al Picchi, nell’ultima partita della stagione, prova ad alzare l’asticella. Ha sfiorato la doppietta giusto pochi giorni fa, disperandosi per quel pugno di centimetri che lo aveva separato dall’obiettivo e la missione è quella di recuperare quanto prima il terreno. C’è una sorta di patto con la città e la tifoseria a cui tener fede, quello di riportare il Livorno ai fasti di un tempo: la strada imboccata è quella giusta, fermarsi adesso sarebbe un peccato.

Nessuno è appagato, l’ennesima rimonta - la seconda soltanto considerando questa seconda fase della stagione - lo sta a testimoniare. È quello che ha sottolineato lo stesso allenatore, ribadendo il forte legame che si è venuto creando con l’ambiente, nonostante una separazione ormai sempre più imminente.

Nonostante qualche difficoltà di troppo, specie in difesa, dove ci sono stati alcuni forfait, il Livorno non si arrende. Mancano gli ultimi tornanti della scalata alla vetta ed è ora che serve provare ad alzare i giri del motore, sfruttando la forza di tutto il gruppo, in particolare di quegli elementi chiamati a subentrare. Domenica, intanto, serve il primo allungo quello per allungare ancora la stagione, renderla perfetta da qualsiasi prospettiva.

Alle 16 di domenica si scende in campo: la storia si fa adesso. 


 

Primo piano
Le previsioni

Meteo Toscana, pausa d’estate alla vecchia maniera: ma il caldo del 2000 è dietro l’angolo

Estate