La Tirreno-Adriatico torna a casa nostra col passaggio a Stagno
Martedì la corsa attraverserà anche via delle Sorgenti
LIVORNO. La stagione del grande ciclismo è pronta a entrare nel vivo e le nostre strade si accingono nuovamente ad essere protagoniste della corsa a tappe più importante d’Italia dopo il Giro: la Tirreno-Adriatico giunta all’edizione numero 59, da anni terreno di caccia ideale per un po’ tutte le tipologie di corridori, scalatori, vallonari, velocisti e cronomen, che rivedremo per l’ennesima volta sul territorio di Collesalvetti.
Dal 4 al 10 marzo i corridori si troveranno di fronte 7 tappe (per 1.118 chilometri totali) con un crescente livello di difficoltà.
Si comincia lunedì 4 da Lido di Camaiore, su un percorso completamente pianeggiante e con pochissime curve, dal momento che sarà sul lungomare, andata e ritorno. Dopo 5,6 km c’è l’intertempo di Viareggio, proprio dove i corridori faranno inversione di marcia per tornare verso Lido di Camaiore. Il fatto che negli ultimi due anni abbia vinto Filippo Ganna basta a spiegare quanto sia una prova adatta agli specialisti.
Il 5 marzo la carovana passerà da casa nostra con la Camaiore-Follonica di 198 km, che non dovrebbe sfuggire alle grinfie dei velocisti. Nella parte centrale c’è il GPM di Castellina Marittima, piuttosto lungo ma del tutto pedalabile, e gli ultimi 60 km sono piatti come una tavola da biliardo. La tappa entrerà nel territorio comunale di Collesalvetti dalla via Aurelia, arrivando da Pisa; attraverserà l’abitato di Stagno in direzione Livorno, percorrerà poi tutta la SP 4 delle Sorgenti e quindi la SRT 206, da Ponte Santoro fino al confine comunale sud con Rosignano Marittimo.
I delusi di giornata avranno potenzialmente l’occasione per rifarsi il giorno seguente, quanto il gruppo andrà da Volterra a Gualdo Tadino per 225 km, in quella che è la tappa più lunga di questa edizione della Corsa dei Due Mari.
Il quarto giorno dall’Umbria si va in Abruzzo, con la Arrone-Giulianova di 207 km.
Il primo vero scossone alla classifica generale potrebbe arrivare nella quinta tappa, la breve ma intensa Torricella Sicura-Valle Castellana di 146 km. Dopo le salite di Penna Sant’Andrea, non catalogata come GPM, e Castellalto, la corsa si infiammerà con l’ascesa di San Giacomo (11,9 km al 6,2%), che verrà superata a 25 km dall’arrivo. A quel punto ci sarà una discesa di 13 km, che porterà al risciacquo verso il Lago di Valle Castellana (circa 2 km al 5%) e quindi verso l’arrivo, con l’ultimo chilometro che sale al 7%. Dopo qualche giorno di attesa, i big potranno cominciare qui ad accendere i fuochi d’artificio.
La tappa regina sarà però la sesta, quella che da Sassoferrato porta al Monte Petrano per 180 km, con un arrivo in salita davvero tosto e selettivo. I GPM sono tre sulla carta, ma la realtà è che di pianura non ce n’è proprio in questa parte dell’entroterra marchigiano. Anche quest’anno, quindi, il gran finale sarà riservato a San Benedetto del Tronto, con una tappa di 154 km con partenza e arrivo nella nota località balneare marchigiana.