Il Tirreno

Livorno

La Tirreno-Adriatico torna a casa nostra col passaggio a Stagno

Lo sloveno Primoz Roglic vincitore della Tirreno Adriatico 2023 (e poi del Giro d’Italia)
Lo sloveno Primoz Roglic vincitore della Tirreno Adriatico 2023 (e poi del Giro d’Italia)

Martedì la corsa attraverserà anche via delle Sorgenti

3 MINUTI DI LETTURA





LIVORNO. La stagione del grande ciclismo è pronta a entrare nel vivo e le nostre strade si accingono nuovamente ad essere protagoniste della corsa a tappe più importante d’Italia dopo il Giro: la Tirreno-Adriatico giunta all’edizione numero 59, da anni terreno di caccia ideale per un po’ tutte le tipologie di corridori, scalatori, vallonari, velocisti e cronomen, che rivedremo per l’ennesima volta sul territorio di Collesalvetti.

Dal 4 al 10 marzo i corridori si troveranno di fronte 7 tappe (per 1.118 chilometri totali) con un crescente livello di difficoltà.

Si comincia lunedì 4 da Lido di Camaiore, su un percorso completamente pianeggiante e con pochissime curve, dal momento che sarà sul lungomare, andata e ritorno. Dopo 5,6 km c’è l’intertempo di Viareggio, proprio dove i corridori faranno inversione di marcia per tornare verso Lido di Camaiore. Il fatto che negli ultimi due anni abbia vinto Filippo Ganna basta a spiegare quanto sia una prova adatta agli specialisti.

Il 5 marzo la carovana passerà da casa nostra con la Camaiore-Follonica di 198 km, che non dovrebbe sfuggire alle grinfie dei velocisti. Nella parte centrale c’è il GPM di Castellina Marittima, piuttosto lungo ma del tutto pedalabile, e gli ultimi 60 km sono piatti come una tavola da biliardo. La tappa entrerà nel territorio comunale di Collesalvetti dalla via Aurelia, arrivando da Pisa; attraverserà l’abitato di Stagno in direzione Livorno, percorrerà poi tutta la SP 4 delle Sorgenti e quindi la SRT 206, da Ponte Santoro fino al confine comunale sud con Rosignano Marittimo.

I delusi di giornata avranno potenzialmente l’occasione per rifarsi il giorno seguente, quanto il gruppo andrà da Volterra a Gualdo Tadino per 225 km, in quella che è la tappa più lunga di questa edizione della Corsa dei Due Mari.

Il quarto giorno dall’Umbria si va in Abruzzo, con la Arrone-Giulianova di 207 km.

Il primo vero scossone alla classifica generale potrebbe arrivare nella quinta tappa, la breve ma intensa Torricella Sicura-Valle Castellana di 146 km. Dopo le salite di Penna Sant’Andrea, non catalogata come GPM, e Castellalto, la corsa si infiammerà con l’ascesa di San Giacomo (11,9 km al 6,2%), che verrà superata a 25 km dall’arrivo. A quel punto ci sarà una discesa di 13 km, che porterà al risciacquo verso il Lago di Valle Castellana (circa 2 km al 5%) e quindi verso l’arrivo, con l’ultimo chilometro che sale al 7%. Dopo qualche giorno di attesa, i big potranno cominciare qui ad accendere i fuochi d’artificio.

La tappa regina sarà però la sesta, quella che da Sassoferrato porta al Monte Petrano per 180 km, con un arrivo in salita davvero tosto e selettivo. I GPM sono tre sulla carta, ma la realtà è che di pianura non ce n’è proprio in questa parte dell’entroterra marchigiano. Anche quest’anno, quindi, il gran finale sarà riservato a San Benedetto del Tronto, con una tappa di 154 km con partenza e arrivo nella nota località balneare marchigiana.
 

Primo piano
Salute

Influenza e bambini, cosa fare in caso di febbre alta: i consigli del medico Andrea Salvetti