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Maxi-furto

Livorno, choc a Stagno: fanno esplodere il bancomat e rubano quasi 70.000 euro

di Stefano Taglione
Il bancomat distrutto della filiale Bpm di Stagno (foto Stick)
Il bancomat distrutto della filiale Bpm di Stagno (foto Stick)

Tre deflagrazioni udite dagli abitanti nella notte di Halloween hanno distrutto la filiale di Banco Bpm di via Guerrazzi. Enormi i danni, con detriti ovunque. Indaga la polizia di Stato

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LIVORNO. Un boato nella notte che ha squarciato il silenzio di Stagno. I ladri sono riusciti ad assaltare, facendolo esplodere, il bancomat della filiale di Banco Bpm di via Guerrazzi, nel cuore della frazione, dal quale sono stati portati via fra i 60.000 e i 70.000 euro. Vista la cifra è presumibile che fosse stato caricato dei soldi da poche ore, in previsione del fine settimana. È successo attorno alle 4,30 della notte di Halloween, quella fra il 31 ottobre e il primo novembre, e la banda (composta probabilmente da quattro-cinque persone) si era protetta con passamontagna e cappucci in modo da non essere “vista” dalle telecamere di sorveglianza dell’istituto di credito, che si trova proprio sotto ad alcuni appartamenti e in un’area densamente abitata. La detonazione è stata violentissima e ha perfino distrutto la porta d’ingresso, oltre a parte della ringhiera del percorso riservato ai disabili, distruggendo totalmente la cassa continua. «I boati sono stati tre, fortissimi», la testimonianza sulle pagine social di Collesalvetti di un abitante, Simone. In molti, infatti, si sono svegliati di soprassalto sentendo le deflagrazioni, pensando al peggio. Poi hanno dato l’allarme al 112, facendo immediatamente intervenire le forze dell’ordine.

Le indagini

Per il sopralluogo post-furto, nella notte stessa, sono intervenuti gli agenti della Squadra volante dell’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della polizia di Stato, diretto dal commissario capo Gabriele Nasca. La banda, purtroppo, era appena fuggita su un’auto e ora le indagini – in mano alla Squadra mobile della questura, guidata dal vicequestore aggiunto Riccardo Signorelli – mirano a scoprire innanzitutto il modello e la targa del mezzo (se è stata registrata da qualche impianto di videosorveglianza) per poi cercare di riuscire di risalire ai responsabili. Per i rilievi specialistici, fino alla tarda mattinata del primo novembre, hanno lavorato i colleghi della scientifica. La speranza è che abbiano lasciato tracce utili alle indagini, a cominciare dal tipo di esplosivo che ancora non è stato individuato con certezza, ma che aveva una capacità di deflagrazione notevole.

Il precedente

Già la scorsa settimana, esattamente alle cinque di mattina di sabato 25 ottobre, una banda aveva provato a forzare lo stesso bancomat, senza però riuscirci. Un gruppo fra le tre e le cinque persone, in quel caso, fermati da alcuni residenti che notando movimenti strani attorno alla porta della filiale di via Guerrazzi avevano dato l’allarme al 112. Non è escluso che anche in quel caso volessero far esplodere la cassa continua della filiale di Bpm. Nelle stesse ore un tentativo analogo aveva riguardato il postamat di via don Minzoni, a Collesalvetti, danneggiato nella parte dell’erogatore delle monete. In quel caso, ascoltando diversi testimoni e acquisendo le immagini registrate dalle telecamere, avevano avviato le indagini i carabinieri della Compagnia di Livorno.

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