Il Tirreno

Livorno

Solidarietà

Stagno, un defibrillatore donato per i disabili in memoria di David Caschili

di Stefano Taglione
A sinistra David Caschili, a destra la consegna del defibrillatore
A sinistra David Caschili, a destra la consegna del defibrillatore

Il dipendente dei Vigili giurati è morto nel sonno a 61 anni nel suo appartamento. Ora i frequentatori del centro "Luigi Scotto" sono cardioprotetti grazie a lui

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COLLESALVETTI. Un defibrillatore automatico in memoria di David Caschili, il dipendente dei Vigili giurati di Stagno morto nel sonno lo scorso marzo a 61 anni. È stato donato domenica scorsa dai lavoratori del corpo, insieme ai gestori e frequentatori del circolo “Arci” della frazione colligiana, un luogo del cuore per Davide, dato che lo frequentava praticamente ogni giorno dopo aver staccato dal turno.

«Era una persona eccezionale, ci manca moltissimo», così lo ricorda Massimo Simonali, anch’egli dipendente dell’istituto che a Livorno ha sede in via Varese, alla periferia nord della città, e che come Caschili frequenta abitualmente il bar di via Curiel, un punto di riferimento per la frazione colligiana e non solo. «Ci ritrovavamo spesso lì – le parole di Simonali ricordando l’amico prematuramente scomparso – e ovviamente lo conoscevo da molto tempo, visto che abbiamo lavorato insieme per i Vigili giurati e abitiamo nello stesso luogo. Lui faceva portierato, soprattutto nella zona del porto. Era veramente un uomo eccezionale, qui a Stagno, dove abitava, tutti lo conoscevano e lo vedevano passeggiare col suo cane Golia. Fra le sue passioni c’erano i viaggi: ha girato mezzo mondo, ricordo ad esempio di un viaggio di cui mi parlò, che gli piacque molto, in Brasile».

L’animale, a cui ovviamente David era affezionatissimo, adesso vive col fratello del sessantunenne. La consegna del defibrillatore automatico, il frutto di una raccolta fondi di 1.300 euro, è avvenuta domenica scorsa al centro disabili “Luigi Scotto” di Stagno di via Bruno Buozzi, gestito dall’omonima fondazione che assiste i portatori di disabilità fisiche e psichiche. «Della raccolta fondi per i Vigili giurati – prosegue Simonali – mi sono occupato personalmente. Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito, dimostrando affetto per Davide. Sono stati in tanti a fare la loro parte e abbiamo voluto rendere cardioprotetto il centro disabili della frazione in cui viviamo, a beneficio degli utenti e dei visitatori della struttura. A David, questo gesto, avrebbe fatto molto piacere». Almeno due lavoratori del centro, fra l’altro, hanno nel frattempo svolto il corso per poterlo utilizzare, quindi oltre a essere presente il dispositivo salva-vita potrà essere sfruttato a pieno, visto che c’è già chi, in caso di bisogno, potrà attivarlo e usarlo. «Questo aspetto – conclude Simonali – è fondamentale. La consegna al centro “Luigi Scotto” è stata molto emozionante, a loro ha fatto veramente molto piacere e anche noi siamo molto contenti di aver contribuito alla cardiosicurezza del quartiere. David, lo ripeto, ne sarebbe veramente molto orgoglioso».

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