Il Tirreno

La sconfitta

Olimpiadi, Settebello fuori ai quarti: ko ai rigori contro l’Ungheria


	Un'azione della partita
Un'azione della partita

La squadra di Sandro Campagna è stata battuta ai rigori 3-1 dopo che i tempi regolamentari si erano chiusi sul 9-9

07 agosto 2024
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Settebello azzurro fuori ai quarti di finale del torneo olimpico di Parigi. La squadra di Sandro Campagna è stata battuta dall'Ungheria ai rigori 3-1 dopo che i tempi regolamentari si erano chiusi sul 9-9. I vice campioni del mondo e bronzo continentale in carica sfoderano una prestazione maschia, ma i magiari (che se la vedranno in semifinale contro la Croazia) hanno nel portiere Vogel e in Manhercz, autore di cinque reti, le loro armi letali. Il Settebello dovrà accontentarsi delle posizioni valide per il quinto posto: tornerà in vasca venerdì contro la Spagna per la semifinale. Partenza in salita per l'Italia, costretta nel primo parziale a ricucire due volte il doppio vantaggio dei magiari e chiudere sotto 3-2. Nel secondo tempo le squadre si allungano. L'Italia impatta con un tiro poderoso di Condemi, ma dopo un lungo consulto del Var l'arbitro Miskovic annulla la rete per un colpo su Jansik da parte del sei azzurro, che viene espulso per gioco violento. Il pubblico rivede l'azione sul maxischermo e contesta la decisione. Italia in inferiorità per quattro minuti e rigore per i magiari, che Manhercz (4-2) trasforma. Dopo la prima metà di gara l'Italia è in svantaggio di due reti.

Gli azzurri non si fanno condizionare, tengono botta e non subiscono reti nei quattro minuti con l'uomo in meno. Anzi, aprono un break di quattro reti. Nel terzo tempo la saetta di Di Fulvio (4-3) in inferiorità dimezza lo svantaggio. La diagonale del mancino Echenique in controfuga pareggia i conti (4-4), poi da distanza siderale confeziona il gol (5-4) del sorpasso. Di Fulvio piazza la diagonale che vale il massimo vantaggio, 6-4, dell'Italia. L'Ungheria torna a segnare dopo nove minuti di digiuno con il mancino di Zalanki (7-6) in extraplayer, ma i magiari devono fare i conti con il capitano Di Fulvio che con una mezza finta mette a sedere tutti e insacca il 7-5 dell'Italia. La bordata di Zalanki (7-6) griffa il sesto centro ungherese. L'Italia conduce 7-6 dopo tre tempi. Nell'ultimo quarto Echenique (8-6) beffa per la terza volta Vogel sullo stesso angolo ed è di nuovo doppio vantaggio azzurro. Reazione dell'Ungheria che ristabilisce la parità: segnano Fekete, di furbizia con un tiro a rimbalzo, e Zalanki per il temporaneo 8-8. L'Italia ha la palla del vantaggio: Vogel commette un fallo da rigore su Fondelli, ma il portiere ungherese lo respinge allo stesso Fondelli.

Gol mancato, gol subito per l'Italia. Manhercz (9-8) firma il quinto centro personale per il sorpasso magiaro, poi la botta micidiale di Presciutti (9-9) ristabilisce l'equilibrio nel punteggio. Controfuga magiara nei secondi finali, ma Del Lungo è monumentale sul tiro a colpo sicuro di Jansik. I tempi regolamentari si concludono sul 9-9. Il quarto di finale si decide ai rigori. E l'Ungheria vince la lotteria 3-1 e condanna l'Italia all'eliminazione dalla zona medaglie.

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