Il Tirreno

Diritti

Pillola gratuita per le under 25, si va verso la gratuità. Speranza: «Direzione giusta»

Pillola gratuita per le under 25, si va verso la gratuità. Speranza: «Direzione giusta»

Aifa sta decidendo se i contraccettivi possono essere a carico dello Stato come in Francia

05 ottobre 2022
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ROMA. Rimborsabilità della pillola contraccettiva, in particolare alle donne sotto i 25 anni di età. L'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha avviato un percorso in questa direzione, condiviso dal ministro della salute Roberto Speranza. Ma la svolta richiederà dei tempi tecnici. La questione della rimborsabilità dei contraccettivi orali è stata oggi all'attenzione delle commissioni competenti dell'Agenzia italiana del farmaco: la Commissione tecnico scientifica (Cts) e il Comitato prezzi e rimborso (Cpr).

Condivide la linea il ministro Speranza: "Sulla rimborsabilità della pillola contraccettiva l'Aifa ha avviato una procedura, non da oggi ma da molto tempo, in questa direzione. E' una procedura che ha bisogno chiaramente di tempi tecnici. A me sembra che la direzione di marcia sia una direzione giusta, e tra l'altro è una direzione già assunta da alcune Regioni e da altri paesi europei". Tuttavia, ha precisato parlando a margine del Congresso nazionale della Federazione italiana medici di medicina generale (Fimmg) a Villasimius, "è chiaro che ora la procedura deve svolgersi nei tempi tecnici che saranno necessari".

Il dibattito sulla pillola e la contraccezione orale si è riacceso negli ultimi giorni dopo l'annuncio del governatore dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini che ha deciso di distribuire la pillola abortiva Ru486 nei consultori. La Regione Lazio, che cinque anni fa ha fatto questa scelta non ospedalizzando l'aborto farmacologico, mira ora proprio alla gratuità del farmaco: l'assessore alla sanita' Alessio D'Amato ha infatti deciso di istituire un tavolo tecnico per procedere con un protocollo sperimentale per la gratuita' della pillola contraccettiva per le ragazze tra i 15 e i 19 anni. Una richiesta che era arrivata anche dalle due giovani studentesse che in piazza hanno avuto uno scontro verbale con la parlamentare Laura Boldrini.

Altre Regioni, come il Piemonte, prendono invece un'altra strada: qui una delibera attuativa prevede un fondo 'pro vita" con 400 mila euro a disposizione. Soldi da destinare alle donne in difficolta' economica. 

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