Il Tirreno

Il caso

Salvini in montagna con la giacca della guide alpine, protesta a Courmayeur

Salvini in montagna con la giacca della guide alpine, protesta a Courmayeur

Il presidente della società: “Era senza cappotto a 3.400 metri, lo farei con chiunque”

19 agosto 2022
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AOSTA. La visita di Matteo Salvini in Valle d'Aosta il 7 agosto scorso sta scatenando polemiche ai piedi del Monte Bianco. Il leader della Lega era salito con la funivia Skyway sino ai 3.462 metri di Punta Helbronner, dove aveva indossato la giacca della Società delle guide alpine di Courmayeur. Dieci giorni dopo - "essendo venuto a mancare, dai vertici societari, il chiarimento richiesto da più parti" - tre guide di Courmayeur "deplorano l'uso della divisa delle guide per le foto di Matteo Salvini".

Sergio Favre, Alessandro Bellini e Massimiliano Gianchini si dicono "consapevoli del fatto che qualsiasi guida avrebbe prestato la propria divisa ad un cliente che imprudentemente si fosse recato a 3.400 metri di quota senza un capo adeguato, ma non accettano l'uso a fini mediatici elettorali di tale gesto". Inoltre si dissociano dall'iniziativa di "accompagnare, in piena campagna elettorale, i rappresentanti di un partito politico in una visita alla Skyway". "I chiarimenti ci sono stati. Nella chat delle guide ho riportato la versione di un operatore televisivo che ha assistito ai fatti. Io non sono schierato e non lo è la Società", replica Alex Campedelli, presidente delle guide di Courmayeur. Riguardo alla giacca, Matteo Salvini "ne era sprovvisto, così ho aperto lo zaino e gli ho dato la mia, come avrei fatto con chiunque". Inoltre "la richiesta alle guide locali di accompagnare Matteo Salvini è arrivata dal presidente dell'Unione valdostana guide di alta montagna, non è stata una mia iniziativa". 

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