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Un “armadio collettivo” pieno di sostenibilità: riuso e riciclo sono «consapevoli»

Un “armadio collettivo” pieno di sostenibilità: riuso e riciclo sono «consapevoli»

Una tre giorni di eventi al giardino degli Arcieri con l’associazione Vie dell’Orto

22 ottobre 2022
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Grosseto I promotori in nota si affidano alle parole di Ugo Sasso, uno dei pionieri della bio-architettura: «Il mondo ha una speranza di salvarsi solo se io mi affeziono a questa giacca». Così, con la tre giorni iniziata ieri, venerdì 21 ottobre, e che terminerà domani, domenica 23 ottobre, alle 18, Vie dell’Orto – associazione che da inizio 2021 ha portato in città l’emporio autogestito della Maremma – lancia il progetto di rigenerazione urbana che passa dalla quotidianità, dalla parola comunità, declinate in questo caso dal riuso e riciclo di capi d’abbigliamento.

Da ieri infatti in piazza Nannini, al giardino degli Arcieri, tra musica e un bicchiere di birra, è partito quello che definiscono un armadio collettivo: l’acquisto di vestiti usciti dall’armadio di socie e soci delle Vie dell’Orto, con il ricavato che sarà utilizzato per i prossimi progetti del gruppo. «Lo stesso spazio che abbiamo scelto segue la logica della rigenerazione, della comunità: abbiamo ripulito nei giorni scorsi per preparare la tre giorni, con una ventina di volontari. La missione del progetto è quella di una transazione sostenibile, come comunità, in Maremma. Siamo partiti dal cibo, in origine», spiega il presidente dell’associazione Pietro Ceciarini, ingegnere gestionale. Poi la quotidianità: il riciclo, il riuso, in un momento storico delicato. «In molti, stiamo vedendo, si avvicinano a capi di seconda mano, è un aspetto importante che rispecchia una maggior consapevolezza», aggiunge. Il pubblico, al debutto, è eterogeneo, così come le scelte, anche se tra gli oltre 800 capi d’abbigliamento, quello femminile guida la speciale classifica, come spiega anche Corinna Brezzi dell’associazione. Oggi e domani si continua, tra aperitivi, incontri, musica e appunto l’armadio.

Il programma

E allora nel programma ci sarà anche il laboratorio di riparazione RiparAgo che permetterà di modificare sul posto il capo rigenerato appena acquistato grazie al lavoro volontario delle socie Lvdo, che terranno anche workshop, accessibili a tutti, su come trasformare delle vecchie t-shirt in shoppers per la spesa. L’angolo serale delle proiezioni in pillole sulla moda e sull’industria tessile e la sostenibilità offrirà invece dei brevi spot informativi con l’aperi T-bag che Le Vie Dell’Orto ha replicato durante l’estate sempre negli eventi in collaborazione con Clan e Le Mura, per promuovere l’agroecologia di prossimità mettendo a disposizione il cibo e le bevande delle aziende agricole maremmane che puntano sul biologico e sulla rete di sostegno tra produttori e fruitori.

Spazio anche per i giovanissimi: una classe quinta a indirizzo economico-sociale del liceo Rosmini ha analizzato i vari aspetti dell’industria tessile e della moda dal punto di vista ambientale sociale ed economico, producendo piccoli video e installazioni che resteranno esposte. Domani mattina, invece, swap-party Baratto-lo per i bambini, dove ognuno di loro porterà al massimo 5 capi da barattare sul posto. In chiusura di evento, un dibattito sui progetti made in Maremma incentrati sulla sostenibilità del comparto tessile e delle filiere locali; ci sarà anche il laboratorio “Crea il tuo look” organizzato da Creavi, scuola e laboratorio di sartoria.

L.B.

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