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L’Interruttore della stagione. Italiano: «Ci giochiamo tanto»

di Brunella Ciullini
Cabral
Cabral

Oggi la sfida a San Siro e poi la Coppa. Il tecnico: «Sarà un mese di fuoco»

01 aprile 2023
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FIRENZE. Contro l’Inter la Fiorentina comincia il suo mese di fuoco. Non che quelli precedenti siano stati poco impegnativi, ma da oggi fino al 30 aprile la squadra viola si giocherà davvero tutto: in campionato per provare a risalire sempre più in classifica, in Coppa Italia per raggiungere la finale di Roma, in Conference League per approdare alle semifinali contro Nizza o Basilea. Nove partite-verità per Vincenzo Italiano e i suoi ragazzi, a iniziare da quello di oggi (ore 18) a San Siro contro l’Inter. Subito una grande sfida, affascinante quanto ardua, per mettersi ulteriormente alla prova e dimostrare di non aver perso lo smalto e le qualità che hanno permesso di inanellare sette vittorie consecutive fra Serie A e competizione europea.

«Non intendiamo fermarci, vogliamo continuare questa striscia positiva e toglierci altre soddisfazioni – annuncia il tecnico viola rispondendo come ormai di consueto alle domande social di qualche tifoso sui canali del club – Rimbocchiamoci le maniche per ripartire con il piede e la mentalità giuste e cercare di mettere in mostra le qualità che ci hanno permesso, specie nell’ultimo periodo, di rimetterci in marcia».

Certo aspettando la sfida odierna incognite e interrogativi non mancano e riguardano vari aspetti: la sosta per le Nazionali che ha interrotto l’esaltante cammino di Cabral e compagni (anche se staccare un po’ la spina, fa capire l’allenatore, era necessario e un po’ è servito), le condizioni dei giocatori rientrati a Firenze alla spicciolata dagli impegni con le proprie rappresentative («Comunque, a parte Jovic, stanno tutti bene e il gruppo si può dire al completo»), la questione- stadio che sta tenendo sempre più banco a Firenze e non solo, infine le difficoltà oggettive di questa trasferta da sempre insidiosa per i viola.

Basti pensare che dall’ultima vittoria contro l’Inter sono passati sei anni (22 aprile 2017, 5-4 al Franchi) e da allora, in 11 sfide, i nerazzurri hanno sempre fatto punti. Non solo: Italiano da quando allena in Serie A non si è ancora tolto lo sfizio di battere la Beneamata (2 pareggi e tre ko fra Spezia e Fiorentina) e addirittura ha rimediato 4 sconfitte e appena un pareggio in cinque confronti contro il collega Simone Inzaghi.

Recenti rumors avrebbero inserito anche il tecnico viola fra i possibili successori di Inzaghi se il ciclo di quest’ultimo all’Inter si chiudesse, ma adesso pensieri e priorità sono ben altre per lo stesso Italiano che non si fida del momento di crisi dei nerazzurri e raccomanda ai suoi massima attenzione.

«Come sempre sarà una partita difficile contro una squadra che ha tantissimi punti di forza. Quindi dovremo affrontarla ricorrendo a tutte le qualità che ci hanno permesso di risalire in classifica e ottenere risultati importanti. Questa sosta ci ha permesso di ricaricare le pile ma ora ci aspetta un altro mese di fuoco in cui ci giochiamo tantissimo: bisogna quindi prepararci al massimo fisicamente e soprattutto mentalmente perché saranno impegni fondamentali per la stagione. I nazionali stanno tutti bene anche se alcuni si sono allenati poco col gruppo, ma mai come adesso c’è davvero bisogno di tutti. Bisogna giocare da squadra che vuole ottenere il massimo».

Capitolo formazione: senza Sirigu che attende di operarsi per la rottura del tendine d’Achille della gamba sinistra («Mi dispiace tantissimo per Salvatore, era arrivato con grande entusiasmo, felice di far parte della nostra famiglia. Purtroppo sono cose che capitano nel nostro mestiere ma ci sarà sempre vicino», dice il tecnico) sarà più che mai titolare Terracciano, senza Jovic alle prese con i postumi di un’infezione virale sarà più che mai Cabral a guidare l’attacco.

Quanto alla difesa Milenkovic, Quarta e Igor sono in lizza per due maglie mentre Dodò e Biraghi giostreranno sulle fasce; in mediana appaiono favoriti Bonaventura, Mandragora e Amrabat con Castrovilli e Barak pronti a subentrare; in avanti a sostenere Cabral scalpitano Ikoné e Nico Gonzalez ma se quest’ultimo, rientrato solo da poco dall’Argentina, dovesse essere inizialmente escluso toccherà a Saponara in ballottaggio con Sottil. Tra i convocati si rivede e Terzic e c’è il giovane Vannucchi (numeri 51) come terzo portiere. La formazione (4-3-3): 1 Terracciano; 2 Dodò, 28 Quarta, 98 Igor, 3 Biraghi; 5 Bonaventura, 34 Amrabat, 38 Mandragora; 11 Ikoné, 9 Cabral, 8 Saponara.

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