Lutto a Bolgheri per la morte di Alberto Folonari

di Divina Vitale
Alberto Folonari
Alberto Folonari

Trai big della finanza e dell'enologia: il figlio Guido è titolare dell'azienda vitivinicola Donna Olimpia

28 aprile 2016
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BOLGHERI. Lutto nel mondo del vino, della cultura e della finanza. Si è spento a Brescia dopo una lunga malattia, a 79 anni, Alberto Folonari, padre del giovane ed impegnato produttore Guido Folonari (Italo e Ambra gli altri figli), amministratore delegato della società Philarmonica che comprende la Tenuta Donna Olimpia (dal 2002 a Bolgheri), Tenuta dell'Illuminata in Piemonte (la prima avventura in Barolo nel 2001) e San Giorgio nel Brunello (nel 2003): le tre " b" dell'eccellenza vitivinicola italiana.

Alberto Folonari, partito dal vino con la storica tradizione familiare (700 ettari in tutta Italia), è stato una figura storica della finanza e dell'industria bresciana (presidente del Banco di Brescia, del patto dei soci bresciani di Ubi banca, consigliere della Banca commerciale italiana e della Lucchini S.p.A), agronomo, nel 1982 divenne amministratore delegato della Chianti Ruffino e della Premiovini, dopo averci lavorato a lungo, maturandovi professionalmente. Due cariche che rivestì fino al 2000.

Ha avuto ruoli anche in società editoriali bresciane ed è stato presidente della Fondazione Cab- Istituto di cultura "Giovanni Folonari". Lo zio di Guido, Ambrogio, fratello di Alberto (l'altro è Italo, Alberto era il più giovane) fu l’inventore di Cabreo negli anni Ottanta e oggi con il figlio si occupa delle Tenute Folonari che sono sparse in Toscana. "Ci ha insegnato a non mollare mai - lo ricorda il figlio Guido - a lavorare duramente per conseguire gli obiettivi. Ci ha trasmesso in toto uno spirito calvinista. Mai adagiarsi ma mettere il lavoro e l'impegno al centro della nostra vita. Un esempio è una guida costante durante le nostre vite". 

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