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Il caso

Calcio giovanile, la denuncia: «Mio figlio picchiato a fine gara». Al campo arrivano i carabinieri

di Lorenzo Carducci e Francesco Paletti
Calcio giovanile, la denuncia: «Mio figlio picchiato a fine gara». Al campo arrivano i carabinieri

In campo il Grifoni Soccer Academy di Larciano e il Migliarino-Vecchiano. Il genitore del calciatore pisano accusa un dirigente accompagnatore della squadra avversaria e presenta querela per l’aggressione. Ma le versioni dell’accaduto sono contrastanti

06 maggio 2024
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VECCHIANO. È finita nel modo peggiore. Anzi, come mai dovrebbe finire una partita di calcio. A maggior ragione se si tratta di una gara giovanile di un campionato provinciale. Ossia con un diciassette che è dovuto ricorrere alla cure del Pronto Soccorso di Pescia ed è tornato a casa con un referto di 5 giorni. E un adulto, dirigente accompagnatore della squadra avversaria e dunque presente in campo, denunciato con l’accusa di aver preso a schiaffi un minorenne. Il peggio del peggio è andato in scena domenica mattina allo stadio comunale “Castelmartini” di San Rocco, frazione del comune di Larciano, al termine della gara valida per il campionato allievi provinciali under 17 fra i padroni di casa del Grifoni Soccer Academy e il Migliarino-Vecchiano. Partita accesa e scoppiettante sul rettangolo verde, in cui la compagine pistoiese si è imposta per 3-2. Bruttissima nell’epilogo subito dopo il triplice fischio finale.

«Mio figlio minorenne alla fine e della gara è stato aggredito e preso a schiaffi da un dirigente accompagnatore della squadra locale tanto da aver avuto bisogno di ricorrere alle cure del Pronto Soccorso di Pescia» denuncia il padre che era sugli spalti e che ha denunciato l’episodio e il presunto aggressore ai Carabinieri. «Li ho chiamati io quando ho visto ciò che stava accadendo dagli spalti, ossia un uomo, per di più dirigente sportivo, che stava malmenando mio figlio, fortunatamente difeso e protetto dal suo allenatore – racconta il genitore – la pattuglia è arrivata sul posto più che tempestivamente dato che dopo appena due o tre minuti era già al campo, ma il dirigente in questione era scomparso, se n’era andato vigliaccamente». Risalire all’identità del presunto aggressore, comunque, non è stato complicato: «Essendo un dirigente accompagnatore, il suo nome era indicato nella lista gara dei padroni di casa: così in serata, una volta tornati dal pronto soccorso, abbiamo provveduto a fare denuncia». Il particolare, però, non è secondario: «È un dirigente e dunque anche un tesserato Figc: dunque mi aspetto un intervento esemplare e pesante anche da parte della federazione – continua – persone del genere, che si permettono di aggredire i figli degli altri, devono essere radiati dai campi di calcio». Poi lo sfogo: «Sinceramente sono schifato – dice – seguo mio figlio da una decina d’anni e in un’altra società anch’io sono andato qualche volta in campo come dirigente accompagnatore: mai mi sarei immaginato di vedere un adulto e un uomo di sport prendere a schiaffi un ragazzino».

Diversa la versione dell’accompagnatore, padre di un ragazzo della Meridien Grifoni (ma che preferisce rimanere anonimo), che racconta di essere intervenuto per allontanare tre o quattro avversari che avrebbero assalito un giocatore locale, mentre era a terra a fine partita. «Sono andato lì per dividerli e uno di loro mi ha sputato addosso – dice – A quel punto gli ho detto di andare nello spogliatoio mettendogli la mano sulla spalla, non è assolutamente vero che l’ho aggredito. Non ho mai alzato un dito in tanti anni da accompagnatore, spesso gli avversari ci ringraziano per la correttezza e la disponibilità, mentre mi è giunta voce che non sarebbe la prima volta che i nostri ospiti si rendono protagonisti di episodi del genere. In ogni caso stamani (ieri, ndr) sono andato anch’io al comando a spiegare l’accaduto». Ci tiene a intervenire anche Elio Rinaldi, responsabile del settore giovanile Meridien Grifoni Larciano (circa 300 iscritti). A quanto pare gli strascichi sarebbero durati anche dopo l’arrivo delle forze dell’ordine, quando le squadre erano negli spogliatoi. «Abbiamo trovato le docce e un vetro spaccati – afferma il dirigente della società locale – e per fortuna il vetro non è caduto addosso a nessuno. I miei ragazzi quando vanno a giocare fuori, come in casa, hanno l’ordine di pulire gli spogliatoi, prima di venire via». «Io non ero presente ai fatti, mi hanno chiamato e sono arrivato il prima possibile. Però ho sentito tutti i presenti, nessuno ha visto il nostro accompagnatore schiaffeggiare il ragazzo – continua Rinaldi – anche qualcuno che era nella panchina avversaria dice di non aver visto niente, mentre lo sputo lo hanno visto tutti. Un genitore se vede baruffa fa bene ad andare lì a dividere. Erano diversi minuti che questo babbo voleva chiamare i carabinieri, non so perché visto che sono stati i loro ragazzi ad aggredire uno dei nostri» . l

Lorenzo Carducci

Francesco Paletti
 

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