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Il caso

Pistoia, amianto trovato vicino alla scuola: le lastre nel terreno e la preoccupazione dei cittadini

di Lorenzo Carducci
Una veduta aerea della zona in cui è stato rinvenuto l'amianto
Una veduta aerea della zona in cui è stato rinvenuto l'amianto

La scoperta in un’area destinata a diventare un parcheggio

02 maggio 2024
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PISTOIA. “Amianto? No grazie, Pistoia ha già sofferto tanto”. Basti pensare alla vicenda Hitachi, o più di recente alla palazzina dei cantieri comunali. “Con la scuola qui accanto togliere subito l’amianto” e ancora: “Per togliere gli alberi si fa in fretta, ma quest’amianto quanto tempo ci resta?”, con una frecciatina sull’abbattimento dei pini in piazza San Lorenzo. Appelli e domande che la comunità del quartiere delle Fornaci ha scritto su striscioni appesi alla recinzione dell’area destinata a diventare un parcheggio, in via del Fornacione. I lavori però si sono fermati, sospesi dal 13 gennaio 2024 per la scoperta durante gli scavi di materiale sospetto, che è stato coperto con dei teli e transennato. «La valutazione ambientale è ancora in corso» fa sapere il Comune, prima rispondendo tramite l’assessore Alessio Bartolomei in consiglio comunale all’interpellanza del consigliere del Partito democratico Paolo Tosi e poi con un comunicato: «Si è riscontrata la presenza di frammenti di cemento-amianto ma dai primi accertamenti non risulta che le porzioni di materiale rinvenute abbiano contaminato il terreno». Proprio a ridosso del giardino della scuola media Leonardo Da Vinci, che ospita 16 classi e circa 320 alunni. Dall’altro lato, con in mezzo il cantiere, c’è il circolo Arci Le Fornaci con altri posti auto davanti.

Il circolo

Il Comune garantisce sulla sicurezza dell’area, ma tra residenti, lavoratori della zona, famiglie e genitori degli studenti, c'è comunque preoccupazione che alcune tracce possano essersi disperse nell'aria. Lo specifica il consigliere del circolo Gianluca Gori, lamentando la mancanza di tempestiva comunicazione da parte dell’amministrazione. «L'amianto rappresenta un grave rischio per la salute pubblica e la sua presenza in un'area così prossima è estremamente allarmante. Con i bambini (circa una ventina nelle fasce elementari-medie che partecipano alle iniziative pomeridiane del circolo, nda) abbiamo attaccato questi manifesti e chiediamo alle autorità competenti di intervenire urgentemente per affrontare questa situazione e garantire la sicurezza degli studenti e dei cittadini della zona. Chiediamo quindi che vengano avviati immediatamente i necessari interventi di bonifica e rimozione dell'amianto dall'area interessata».

L’evoluzione

La realizzazione del parcheggio da 89 posti e uno spazio riservato alle moto, dal costo di 332 mila euro grazie al ribasso di gara, rientra nel progetto di riqualificazione urbana di San Lorenzo. Prima lì c’era un deposito della Flori costruzioni, a confermarlo la risposta fornita a Tosi. Il procedimento di esproprio fu avviato nel 2013 e nel 2015 le indennità furono accettate dai proprietari, avvisati in seguito ai sopralluoghi della presenza di manufatti e materiali che, qualora non autorizzati, sarebbero dovuti essere demoliti a loro spese, con tanto di smaltimento dei rifiuti e bonifica del terreno. Il Comune non ha ricevuto risposte, l'area è stata comunque pulita nel 2018 e l'esproprio si è concluso nel 2020. «Al momento il servizio infrastrutture sta terminando la fase di indagini, per il tramite di impresa e laboratorio specializzati, necessarie per l’eventuale attivazione delle procedure di bonifica e rimozione con gli organi competenti. È in corso il monitoraggio delle componenti aerodisperse a cadenza mensile». Il cronoprogramma del parcheggio sarà inevitabilmente rivisitato: prima vanno attesi i risultati delle analisi, poi «se verrà confermata l’assenza di contaminazione del terreno, l’amministrazione comunale potrà avviare la procedura di rimozione del materiale, con le dovute cautele. In caso contrario procederà nell’ambito delle procedure di bonifica» la spiegazione che arriva da Palazzo di Giano. «Continuo a chiedere che vengano al più presto date informazioni sulla presenza e sull'entità di amianto presente nel terreno – afferma invece il consigliere dem Paolo Tosi – che non vi sarà nessun rischio per gli alunni e per i cittadini e soprattutto che gli eventuali lavori di bonifica siano fatti nel periodo estivo quando la scuola è chiusa».

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