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Lucca, addio all’autovelox più “odiato”: il motivo e come sarà sostituito (non è l’unico)

di Luca Cinotti
Lucca, addio all’autovelox più “odiato”: il motivo e come sarà sostituito (non è l’unico)

La Provincia rimuoverà il tutor sulla via Morianese e l’apparecchio sulla Ludovica. Per il controllo saranno utilizzati rilevatori mobili gestiti dalle pattuglie

30 aprile 2024
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LUCCA. Il terrore degli automobilisti ha i mesi contati: dopo l’estate sarà smantellato il “tutor” della Provincia che misura la velocità media sulla via di Moriano, attivo dal marzo del 2022. Identica sorte toccherà all’autovelox “puntuale” installato sulla Ludovica all’altezza del ponte di Rivangaio. La decisione, già presa da Palazzo Ducale, è dovuta a un cambio di strategia, che andrà a privilegiare strumenti mobili anziché fissi, e gestiti direttamente da una pattuglia della polizia provinciale.

Multe valide o no?

Intanto, nel futuro più che prossimo, c’è da capire se i due apparecchi, installati nell’ambito di un accordo quadro con due aziende private (la Municipia di Trento e la Servicenet21 di Roma), stanno facendo multe valide. Il punto è quello emerso nelle scorse settimane con la sentenza della Corte di Cassazione che approvando il ricorso di un avvocato di Treviso ha annullato le multe comminate da un autovelox approvato dal Ministero, ma non omologato. Una pronuncia che potrebbe estendersi a centinaia (o migliaia) di altri apparecchi in Italia. Per quanto riguarda gli autovelox della Provincia, il verdetto arriverà a breve: palazzo Ducale ha chiesto alle aziende la certificazione dei due strumenti, per capire se c’è l’omologazione o siamo fermi alla semplice approvazione. In quest’ultimo caso, chi è stato multato recentemente potrà presentare ricorso: al Giudice di pace se la sanzione è stata comminata negli ultimi 30 giorni, davanti al Prefetto se la violazione è stata contestata o notificata da meno di 60 giorni. La risposta dovrebbe arrivare nei prossimi giorni.

Addio autovelox fissi

Ma, come anticipato, il punto fondamentale è che da settembre quegli apparecchi non saranno più in funzione. In quel mese, infatti, scadrà il contratto triennale firmato con le aziende nel 2021 e l’intenzione è di non rinnovarlo. Dalla sede della Provincia spiegano che hanno deciso di prendere una strada diversa: gli autovelox fissi, infatti, vengono giudicati «superati» rispetto alle esigenze del traffico e risulta «venuto meno il loro effetto deterrente». Per questo si propenderà per l’utilizzo di rilevatori di velocità mobili, gestiti da una pattuglia. Particolare attenzione, con un dispiegamento di forze capillare, sarà dedicato sempre alla Ludovica e alla Morianese.

Sanzioni contestate

Anche i numeri dicono che l’impatto dei due autovelox è diminuito con il passare degli anni. Secondo i dati di bilancio della Provincia, nel corso del 2022 (primo anno di attività dei due velox) gli incassi da violazioni del limite di velocità arrivarono a 761mila euro. Numeri che si sono abbassati nel corso dello scorso anno. Sempre secondo i documenti dell’ente, i proventi degli autovelox nel 2023 sono arrivati a “solo” 197mila euro. Insomma, siamo lontani dai primi mesi di attivazione degli apparecchi, quando soprattutto il tutor sulla Morianese colpì migliaia di automobilisti, con una media, nei primi due mesi, di 270 multe al giorno. Una situazione che portò a proteste e ricorsi e che convinse la Provincia a strutturare la possibilità di rateizzare gli importi. Fino ad arrivare a una notte di giugno del 2022 quandoil tutor venne sradicato: una sorta di anticipo degli atti vandalici di Fleximan contro gli autovelox che hanno preso piede nei primi mesi di quest’anno.


 

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