Il Tirreno

La sentenza

Spiagge, sulle concessioni il Consiglio di Stato smentisce il governo: «Proroghe illegittime»

Spiagge, sulle concessioni il Consiglio di Stato smentisce il governo: «Proroghe illegittime»

Angelo Bonelli: «La farlocca mappatura di questo esecutivo che allungava i chilometri di costa pur di non pubblicare i bandi è stata scoperta anche dai giudici»

30 aprile 2024
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Le spiagge libere sono una porziona ridotta rispetto al totale degli arenili e le concessioni rinnovate fino al 2024 sono illegittime nonostante la norma voluta dalla maggioranza in Parlamento. Il Consiglio di Stato smentisce il piano del governo Meloni. A renderlo noto è il deputato di Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli.

La sentenza

«Oggi (martedì 30 aprile, ndr) con la sentenza n. 03940/2024 della VII sezione del Consiglio di Stato viene sbugiardato il lavoro di mappatura delle spiagge del governo Meloni che aveva allungato le spiagge italiane di 3 mila km portandole da 8.000 a 11.000 km. solo per dimostrare che le spiagge italiane sono un bene disponibile e quindi non mandare a gara le attuali concessioni demaniali. La sentenza stabilisce non solo che è illegittimo prorogare le concessioni demaniali marittime, ma anche che le spiagge sono una risorsa scarsa. Contrariamente a quanto definito dalla mappatura del governo. Il gioco truffaldino è stato svelato anche da un tribunale».

Attacco al Governo

Così in una nota il co- portavoce di Europa Verde e deputato di Verdi e Sinistra Angelo Bonelli, che conclude: «Il governo in virtù di questa impostazione avrebbe voluto mandare in gara le ultime spiagge libere privatizzandole e cementificandole. Il governo Meloni vuole difendere privilegi e privatizzare il mare, noi nei prossimi giorni presenteremo una proposta di legge per il mare libero, di fronte a chi paga poche migliaia di euro di concessione allo Stato ma fattura milioni e milioni di euro. Lo Stato incassa 107 mln anno a fronte di un fatturato degli stabilimenti balneari di 8-10 mln euro anno»

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