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Prato, è scontro sul termovalorizzatore: Mazzetti lo vuole, Cenni la stoppa

di Paolo Nencioni
Prato, è scontro sul termovalorizzatore: Mazzetti lo vuole, Cenni la stoppa

La deputata di Forza Italia impallinata dal “fuoco amico”: «Ipotesi inesistente»

06 maggio 2024
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PRATO. Per innescare la polemica basta la parola: termovalorizzatore. Il termine col quale da qualche anno si è deciso di chiamare quelli che prima si definivano inceneritori, perché fa meno paura, è garanzia di scontro politico, come quello innescato dalle parole pronunciate venerdì dalla deputata di Forza Italia Erica Mazzetti durante l’incontro col ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin nella sede di Confindustria («Sono convinta che vada concretizzato quanto prima un termovalorizzatore di nuova generazione per trattare la frazione residua dei rifiuti così da avere altra energia e da ridurre le emissioni»).

Apriti cielo. Da sinistra, nonostante il sindaco uscente Matteo Biffoni in tempi non sospetti si sia già dichiarato favorevole alla costruzione di un termovalorizzatore, sono partite le bordate. Ma a sorpresa la deputata Mazzetti è stata impallinata anche dal “fuoco amico” del candidato sindaco di centrodestra Gianni Cenni. «Nel mio programma elettorale non si parla di termovalorizzatore – scrive Cenni – Lo dico in modo diretto, chiaro, semplice: si tratta di una ipotesi inesistente, insussistente, assente”. Gianni Cenni, candidato sindaco di Prato del centrodestra, sgombra il campo da qualsiasi tipo di supposizione e sottolinea con fermezza di non avere mai preso in considerazione la possibilità, neppure remota, di costruire un impianto di termovalorizzazione sul territorio. “Il Pd sa bene, o almeno dovrebbe sapere, che la competenza sugli impianti è della Regione e dovrebbe essere a conoscenza anche del fatto che Alia sta progettando nel livornese il gassificatore per l’ingresso di 250mila tonnellate di rifiuto non selezionabile». E la sua competitore Ilaria Bugetti, candidata sindaca del centrosinitra, non si è lasciata scappare l’occasione di rigirare il coltello nella piaga. «Assistiamo attoniti alle contraddizioni interne al centrodestra, esplose questa volta sul tema dell’inceneritore – commenta – Forse sarebbe stato opportuno un confronto interno precedente alla scelta del nome da candidare a primo cittadino della città».

«In meno di 24 ore il centrodestra pratese è riuscito a lanciare la proposta di costruire un inceneritore in città e a rimangiarsela subito dopo – attacca il segretario provinciale del Pd Marco Biagioni – Un dietrofront imbarazzante che mette in evidenza una totale incapacità di governo. Mi chiedo con quale serietà e attenzione stiano lavorando al programma se, su una questione così delicata come il ciclo dei rifiuti, riescono ad esprimere due linee politiche diametralmente opposte. E mi chiedo: da qui in avanti a quale programma dovremo credere, a quello dettato da Roma dall’onorevole Mazzetti o a quello di Gianni Cenni?».

Sullo sfondo c’è forse anche qualche malumore che va oltre alla questione dell’inceneritore, dopo che Forza Italia a Vernio aveva deciso di sostenere un candidato ex Pd come Marco Ciani anziché il candidato sindaco sponsorizzato da Fratelli d’Italia e Lega, Marco Curcio. «La destra a Prato sta toccando livelli inarrivabili – aveva detto il deputato del Pd Marco Furfaro prima di sapere del dietrofront – Ora l'ultima è la venuta da Roma di un ministro sconosciuto ai più a spiegarci come fare economia circolare. Che tenerezza. Peccato, a saperlo prima avremmo insegnato qualcosa a Mazzetti e Pichetto Fratin sulla capacità di una città come la nostra, a differenza del governo, di intercettare fondi europei, costruire filiere di produzione sul riciclo, posti di lavoro, progetti di sostenibilità ambientale all'avanguardia in Europa».

La replica di Erica Mazzetti non è si era fatta attendere. «Il collega Marco Furfaro ha la mia comprensione – aveva ironizzato – Non è facile capire un territorio che non si conosce e che si vive come fa lui, a spot, dovendosi barcamenare nei salottini tv progressisti». Ora però dovrà spiegarlo a Gianni Cenni.

Secondo Jonathan Targetti, candidato sindaco con la lista Targettopoli «bisogna piuttosto puntare ma nuovo sistema economico e sociale “a rifiuti zero”. In che modo? Eliminando l'incenerimento dei rifiuti e strutturando un sistema di raccolta che aumenti ulteriormente la quantità di materiale differenziabile, diminuendo la quantità di rifiuti prodotti, premiando i cittadini virtuosi con una tariffa puntuale sui rifiuti, incentivando il riutilizzo del materiale riciclato e sostenendo la produzione di prodotti totalmente riciclabili».
 

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