Morta a 28 anni dopo l’operazione: Michela, la lesione dietro l’orecchio e la tragedia in clinica
La ragazza si era recata nella struttura sanitaria Fabia Mater per l’asportazione di un angioma: stroncata da un arresto cardiaco
Michela è morta a 28 anni dopo un intervento in clinica. E ora è stata disposta l’autopsia per capire cosa sia andato storto durante l’intervento. E, soprattutto, se Michela Andretta poteva essere salvata.
Il caso
Michela nella giornata di venerdì 3 maggio si era recata nella clinica Fabia Mater, a Roma, per l’asportazione di un angioma dietro l’orecchio. Era stata accompagnata in clinica dal compagno e dai genitori. Alle 12 circa è iniziato l'intervento e poco dopo il personale medico ha comunicato ai famigliari che la 28enne era deceduta per un arresto cardiaco. Il fidanzato, poche ore dopo la tragedia, si è recato alla caserma dei carabinieri della stazione di Centocelle e ha sporto denuncia nei confronti della clinica romana.
La denuncia
A presentare querela per "morte e lesioni personali in ambito sanitario" Andrea Carboni, ex calciatore. Informata la procura della Repubblica, i carabinieri che hanno raccolto la denuncia si sono recati alla clinica Fabia Mater e hanno sequestrato la cartella clinica della 28enne.
L’autopsia
Martedì 7 maggio i medici legali eseguiranno l'autopsia sul corpo della 28enne. Entro sabato 11 maggio la salma verrà riconsegnata ai famigliari, che dovranno poi decidere il giorno dei funerali della ragazza. «In questo momento i genitori devastati. Si trattava di un intervento che possiamo definire quasi di routine e il fatto che sia morta rende la famiglia in questo momento davvero sotto choc. Non si sono fatti ancora un'idea di come possano essere andate le cose, non riescono a parlare in questo momento. Sono distrutti e increduli», ha raccontato ai microfoni di Fanpage.it l'avvocata Marina Colella.
Le condizioni prima dell’intervento
Michela era in buone condizioni di salute al momento dell'intervento, come conferma l’avvocata a Fanpage.it. «Che io sappia non aveva problematiche di salute pregresse». L'asportazione di un angioma – vale a dire una lesione benigna della pelle – è un intervento di routine che può essere eseguito anche in ambulatorio, senza ricorso a ricovero ospedaliero. Ora l’autopsia deve chiarire come mai per Michela Andretta una banale operazione si è trasformata in una trappola mortale.