Il Tirreno

Il colpo

Cecina, tre donne arrestate per furto: è il secondo caso in 7 giorni

di Gabriele Buffoni
Cecina, tre donne arrestate per furto: è il secondo caso in 7 giorni

Denunciata con loro anche una 15enne: restituita la refurtiva

12 maggio 2024
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CECINA. Tre donne tra i 25 e i 57 anni sono state arrestate dai carabinieri della compagnia di Cecina. Insieme a loro è stata denunciata anche una studentessa di 15 anni, figlia di una delle donne arrestate (Il Tirreno non fa il nome di nessuna delle tre proprio per evitare che la minore possa essere identificata): tutte sono accusate del reato di furto aggravato continuato e in concorso per aver rubato merce da tre negozi del centro.

I militari le hanno colte letteralmente con le mani nel sacco. In questo caso, borse piene di prodotti di cosmesi – dalle maschere di bellezza ai prodotti per capelli fino agli shampoo – presi dagli scaffali dell’apposito reparto del Conad City di via 2 giugno per una spesa complessiva tra i 30 e i 50 euro. Il tutto, opportunamente non pagato. Ma non solo: in possesso delle quattro donne i carabinieri cecinesi hanno scoperto anche altri oggetti – una borsetta artigianale del valore di circa 45 euro e svariati capi di abbigliamento per un totale di circa 190 euro – che da successivi accertamenti dei militari sono risultati a loro volta rubati da altri due negozi in attività nel centro di Cecina: 52 Weeks e FollieWear. Merce recuperata e poi riconsegnata ai legittimi proprietari.

L’arresto

I fatti risalgono a una settimana fa, intorno alle 17 di sabato scorso. Michele Costagli, direttore del punto vendita Conad City di via 2 giugno, si trova nella sua postazione subito dopo l’ingresso del supermercato. È da lì che nota qualche movimento strano tra gli scaffali. «Mi sono insospettito – racconta lui – quando ho visto queste quattro donne che si aggiravano nell’area dedicata alla cosmesi prendendo prodotti dagli scaffali e intascandoseli senza metterli in un carrello o in una busta per la spesa. Ho capito subito che si poteva trattare di un furto così mi sono messo a osservarle con attenzione, aspettandole all’ingresso e chiamando i carabinieri». Così, quando le quattro donne hanno lasciato il punto vendita senza pagare, ad attenderle all’uscita hanno trovato i militari. Che hanno arrestato le tre maggiorenni in flagranza di reato e denunciato la 15enne.

Gli altri due furti

Prima di razziare il Conad City, il piccolo gruppetto di donne aveva colpito in altri due negozi del centro. Prima da 52 Weeks, dove hanno rubato una borsetta da 45 euro, poi da FollieWear dove invece «hanno rubato un paio di jeans – racconta il titolare Francesco Fanciullacci – e quattro vestiti da sera, per un valore totale di circa 190 euro. In quel momento il negozio era pieno, avevamo una trentina di clienti e queste donne sono passate inosservate agli occhi delle commesse indaffarate. Quando i carabinieri sono venuti da noi per restituirci la merce abbiamo controllato le telecamere ed effettivamente le registrazioni non lasciano dubbi».

I titolari di tutti e tre gli esercizi commerciali hanno fatto denuncia: il provvedimento di arresto è stato convalidato dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Livorno che ha quindi rimesso in libertà le tre indagate.

«Episodi frequenti»

È questo il secondo caso documentato in sette giorni di furti nei negozi nel cuore di Cecina: solo pochi giorni fa infatti due uomini hanno rubato alcuni capi di abbigliamento dal negozio Faro Rosso, venendo inseguiti dal titolare e arrestati anche in quell’occasione da una pattuglia dei carabinieri della compagnia cecinese.

«Non è mica una novità – ammette amareggiato il direttore del Conad City Michele Costagli – nel mio supermercato episodi come questo avvengono in continuazione. Dall’inizio dell’anno ne ho denunciati già almeno un paio. Ma sono molti di più, almeno dieci o quindici casi, quelli che non denuncio o perché mi faccio riconsegnare la merce e lascio correre la cosa oppure perché mi trovo di fronte a persone davvero disperate, che magari entrano e provano a rubare un po’ di cibo. In quel caso – spiega – a volte chiudo un occhio, oppure mi faccio riconsegnare la merce e li indirizzo verso la Caritas o altre associazioni in grado di aiutarli. Quando invece mi trovi davanti chi ruba alcool oppure, come in questo caso, prodotti che non c’entrano nulla con la sopravvivenza – conclude Costagli – chiamo subito i carabinieri. E denuncio ogni volta».

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