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Condomini a Livorno, è allarme zanzare: perché le disinfestazioni sono complicate

di Claudia Guarino
Condomini a Livorno, è allarme zanzare: perché le disinfestazioni sono complicate

L’amministratrice Mirella Campidonico: «I larvicidi potrebbero non bastare»

06 maggio 2024
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LIVORNO. Non è ancora il periodo del boom ma non siamo così lontani. E se il Comune dispone gli interventi per la parte pubblica e i singoli privati fanno storia a sé, nei condomini è l’amministratore che si occupa di organizzare la disinfestazione dalle zanzare. «È vietato utilizzare gli adulticidi e si interviene con i larvali – dice Mirella Campidonico, amministratrice di condomini che gestisce 4. 000 unità immobiliari tra Livorno e provincia ed è la presidente di Anaci Livorno (associazione nazionale amministratori di condominio) –. Il fatto è che se piove sono inefficaci e coprire tutta la superficie è difficile».

Il timore, quindi, è che a breve possa esserci un fiorire di zanzare intorno ai condomini «e bisogna che Asl e Comune ci diano degli strumenti efficaci per agire in maniera massiva in caso di necessità». Campidonico insomma mette in guardia in vista di un potenziale allarme zanzare.

La delibera

Nel 2022 una delibera della Regione Toscana vieta l’impiego dei trattamenti adulticidi. Non si possono cioè spruzzare nell’aria sostanze per uccidere le zanzare. «I trattamenti adulticidi nelle pertinenze esterne in ambito pubblico e privato – si legge nell’atto della Regione Toscana – devono essere riservati a situazioni contingibili e urgenti di emergenza sanitaria in presenza di notifica di malattia infettiva e in casi straordinari solo per comprovata presenza di elevata densità del vettore (superamento soglie di intervento) dopo una attenta indagine ambientale ed entomologica, previa autorizzazione del Dipartimento della Prevenzione della Asl competente per territorio». A recepire la disposizione sono poi i vari Comuni che, via via, approvano un piano di attuazione per lo svolgimento delle attività di sorveglianza e lotta alla zanzara, prevedendo interventi calendarizzati di natura larvicida (non adulticida dunque) che normalmente vengono messi in atto dalle amministrazioni tra il mese di aprile e quello di novembre.

Gli interventi permessi

Quello che Comuni e condomini possono fare è utilizzare i larvicidi piazzandoli in tombini, fossi e, comunque, laddove ci sono ristagni d’acqua. Questo tipo di disinfestazione È mirata cioè a uccidere gli insetti nella fase di larva, cioè quando non sono ancora adulti. Normalmente vengono utilizzati prodotti in compresse effervescenti che agiscono per ingestione e contatto contro le larve di zanzare e bloccano il processo di muta. Questi prodotti sono applicati nei luoghi di riproduzione delle larve di zanzare come acque stagnanti (fossi, canali, stagni, pozze d’acqua, vasi di fiori recisi, sottovasi, copertoni) e in sistemi idraulici chiusi quali tombini, fosse settiche, vasche di depurazione sia in zone urbane che agricole. È d’altra parte possibile ricorrere agli adulticidi solo ed esclusivamente in casi di emergenza «in ogni caso – si legge nella delibera regionale – tali trattamenti non dovranno mai essere programmati a calendario».

Le criticità

E qui, secondo Campidonico, iniziano i problemi. Nel senso che «nei condomini non siamo ancora partiti con gli interventi larvicidi a causa del meteo. Dovremmo iniziare in questi giorni, sempre che non piova, altrimenti gli interventi non funzionano. È anche vero che con il larvicida è difficile coprire tutta la superficie ma, d’altra parte, l’adulticida è vietato anche nei condomini». Alla luce di tutto questo «si prospetta un’estate con maggiori problemi dal punto di vista delle zanzare» quindi, conclude al presidente di Anaci Mirella Campidonico; «sarebbe opportuno che ci forniscano i parametri di riferimento e la modulistica per poter chiedere l'autorizzazione all'intervento con adulticida, nel caso in cui si dovessero superare quei limiti oltre i quali si può parlare di infestazione importante. Sicuramente agiremo con i larvicidi e monitoreremo con apposite trappole il numero di insetti adulti e larve, così da poter intervenire prontamente nel caso in cui si presentasse un focolaio». La speranza, nonostante i timori, è che non ci sia bisogno di arrivare a una situazione del genere.

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