La protesta: “Turni estenuanti e straordinari non pagati”
Protagonisti dello sciopero sono gli autisti di Campi Bisenzio che lavorano in appalto per Esselunga
CAMPI BISENZIO. “Turni estenuanti, straordinari non pagati, scarsa sicurezza dei mezzi di
trasporto”: sono questi i motivi che
hanno spinto una cinquantina di autisti in appalto Esselunga a
scioperare. Lo stato di agitazione, indetto da Si Cobas Firenze e Prato,
è partito dal magazzino di Campi Bisenzio, dove i lavoratori che hanno
aderito allo sciopero sono diciassette, e si è poi spostato davanti al
supermercato Esselunga di via di Novoli. Ma non solo, anche altri
lavoratori toscani hanno aderito rendendo la manifestazione regionale.
Si tratta di autisti che, quotidianamente, consegnano la spesa a
domicilio e che sono, come da loro spiegato, “sottoposti a doppi turni, con orario di lavoro non
conteggiato e non retribuito correttamente come previsto dal contratto
nazionale”. «Con questo sciopero chiediamo nuove condizioni di lavoro, il
pagamento delle ore effettive, la fine dei turni massacranti e
soprattutto la sicurezza per chi sale sui furgoni – afferma Luca
Toscano, Si Cobas Firenze – Si parla di turni che arrivano fino a 16 ore
al giorno per cui non esiste un tesserino marcatempo, di orari di
lavoro che non vengono conteggiati correttamente ma anche di furgoni cheescono, ogni giorno, con pneumatici e freni consumati». Il contratto nazionale si compone di 39 ore settimanali di
lavoro ma, dopo l’incremento delle consegne avvenuto durante la
pandemia, è stato introdotto un accordo che prevede l’allungamento dei
turni a 44 ore settimanali. «Noi entriamo a lavoro alle 7.30 però siamo
pagati dalle 9 di mattina – spiegano alcuni lavoratori – Inoltre, i
turni sono troppo lunghi, per noi non esistono sabati né domeniche.
Arriviamo a stare anche 16 ore sul fugone che si presenta in condizionicritiche.
Non è possibile lavorare così, abbiamo fatto molte segnalazioni ma ci
rispondevano sempre che, dopo il turno, le avrebbero sistemate».
L’aderenza allo sciopero, a livello regionale, è stata abbastanza alta
dato che, su ottanta lavoratori dei magazzini di Campi Bisenzio, Porcari
in provincia di Lucca, Livorno e Montecatini, hanno aderito cinquanta autisti.